Per far fronte al forte affollamento nei mezzi di trasporto, le scuole potrebbero essere aperte anche il sabato e la domenica. Questa è la proposta della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, appunto, Paola De Micheli. Un’idea giustificata dagli orari in cui si verificano tali assembramenti, perlopiù orari scolastici.
CAMBIAMENTI NEGLI ORARI – Attualmente ci sono già predisposizioni con ingressi diversificati fino alle 9 per gli alunni e il personale scolastico. Ma secondo la ministra non basta, anzi sono: «Largamente insufficienti. Tra le 7 e le 9 di ogni mattina la metropolitana e gli autobus sono pieni, per poi viaggiare semivuoti dopo le 9,15. Dobbiamo spalmare l’entrata e l’uscita degli studenti sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8 alle 20».
La proposta di De Micheli sarebbe quindi di far entrare gli allievi anche in tarda mattinata ma soprattutto anche il sabato e la domenica.
«Certo, siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato – e probabilmente anche la domenica – Sono decisioni che vanno condivise con tutto il governo, ma, dicevamo, siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Ce lo chiedono diverse Regioni. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cambiati, cadenzati».
In tale senso è assolutamente necessario che i mezzi di trasporto continuino per ora a rispettare la capienza massima del 50%. Questo perché altrimenti: «Servirebbe far uscire dall’autorimessa, dalle 7 alle 9, altri cinquecento mezzi pubblici. Impossibile, dovremmo togliere dalle strade le automobili».
RIAPERTURE DELLE SCUOLE – Le scuole saranno quindi aperte il sabato e la domenica? Per adesso è solo una teoria, ma sulla riapertura degli istituti finora chiusi, De Micheli è categorica. «Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle. Vediamo a che punto stanno, il 9 dicembre, i contagi».