Molto spesso chi ci circonda tende a considerare i detenuti nel carcere delle bestie feroci dalle quali è meglio stare alla larga. L’Università Federico II di Napoli, però, ha voluto dare loro una seconda possibilità, un modo per redimersi e migliorarsi, e perché no, anche passare il tempo rimasto da scontare in quelle celle.
Ieri è stato inaugurato il nuovo anno accademico 2018-2019 del Polo Universitario Penitenziario della Campania all’interno del carcere di Secondigliano, quartiere della periferia Nord di Napoli. Due sezioni del carcere sono state destinate al polo universitario: il settore Ionio, per i detenuti in massima sicurezza e del settore Mediterraneo, per coloro in regime di media sicurezza. Le celle saranno aperte tutto il giorno e ovviamente i detenuti potranno essere seguiti da tutor e partecipare alle lezioni dei vari docenti.
L’inaugurazione dell’anno accademico è avvenuta alla presenza di Giulia Russo, direttrice del penitenziario, di Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli, del cardinale Crescenzio Sepe e di altri rappresentanti. Lo scorso anno hanno conseguito il diploma in 27 e 54 si sono iscritti all’università.