Rose Villain ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, Radio Vega, suscitando grande attesa tra i fan. Tuttavia, l’album è finito rapidamente al centro di una polemica sollevata da Selvaggia Lucarelli, che ha criticato l’assenza di featuring femminili nel progetto.
LA CRITICA DELLA GIORNALISTA – La Lucarelli ha sottolineato come l’industria musicale sia spesso penalizzante per le donne e ha attaccato la scelta dell’artista di collaborare solo con colleghi uomini, tra cui Guè, Fabri Fibra, Lazza, Geolier e Chiello. “Qualcuno a Sanremo ha sollevato il tema: le donne nella musica sono svantaggiate. Beh, iniziamo a farle lavorare”, ha scritto l’opinionista sui social, lasciando intendere che Rose avrebbe potuto dare spazio ad artiste donne.
La risposta della cantante non si è fatta attendere. Attraverso una Instagram story, ha spiegato che non si tratta di una scelta escludente, ma di una questione di tempistiche:
“Ho chiesto a più di una mia collega, ma erano tutte impegnate su altri progetti in questo momento e lo capisco benissimo. Chiuderemo i pezzi più avanti! Per me la discriminazione sta nel dover mettere una quota rosa solo per avere una quota rosa. L’arte è senza genere”.
Lucarelli, però, ha rilanciato la critica, mettendo in discussione la spiegazione di Rose Villain: “Le crederei sulla parola se non aggiungesse l’argomento preferito del maschilismo, e cioè ‘la quota rosa è discriminazione’. Non si chiede di usare il bilancino, ma dubito che non esistesse UNA DONNA libera per un featuring”.