mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Senato, torna il finanziamento pubblico. M5s in protesta

Sono bastate poco più di due ore per approvare un disegno di legge. E’ accaduto in Senato, in un’aula di palazzo Madama quasi vuota e resa viva solo dagli interventi degli appartenenti al Movimento cinque stelle. L’argomento all’ordine del giorno era il ddl Boccadutri. Il disegno di legge, presentato dall’ex senatore di Sel – ora nelle file del PD- Sergio Boccadutri prevedeva lo sblocco dei i finanziamenti ai partiti del 2013-2014, per un ammontare complessivo di oltre 45 milioni di euro. Il testo viene approvato con 148 a favore, 44 contrari e 17 astenuti.
I finanziamenti in questione erano stati “congelati”, a fine luglio dagli uffici di presidenza delle Camere per l’impossibilità della Commissione bicamerale di vigilanza per i bilanci di fare, per mancanza di personale, i controlli necessari sui bilanci relativi al 2013 e 2014. Il ddl prevede, tra le altre cose, un incremento di uomini e mezzi del suddetto organismo di controllo: 5 esponenti della Corte dei Conti e due dipendenti della pubblica amministrazione esperti di contabilità che andranno ad integrarsi all’organico precedente. Il mandato durerà quattro anni, per una retribuzione prevista pari a quella richiesta dal precedente incarico.
Il disegno di legge era passato alla Camera dei Deputati con 319 favorevoli e 88 contrari.
Unica e vivace protesta quella dei Senatori pentastellati. All’arrivo in Aula del Premier-per riferire alla Camera sul Consiglio Ue previsto per domani – hanno accolto Renzi con una gigantografia di una carta di credito con su scritto “Boccadutri Card“, per poi scagliarsi contro i colleghi. Al grido “siete dei ladri!” della Senatrice Paola Taverna, si accompagnano a urla e schiamazzi vari, che richiedono il pronto intervento dei commessi.

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