Da domani molte squadre di Serie A torneranno al lavoro. Le Regioni che hanno deciso di forzare la mano sono Lazio, Campania, Emilia-Romagna e Sardegna, che consentiranno ai calciatori di tornare ad allenarsi individualmente nei rispettivi centri sportivi nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale e in totale sicurezza.
INDISCREZIONE – Nonostante ciò, il futuro del nostro campionato resta in bilico e, come annunciato da Repubblica, nella giornata di mercoledì il Presidente del Consiglio Conte potrebbe annunciare lo stop definitivo alla stagione 2019/2020, sul modello di quanto accaduto in Francia.
VOGLIA DI RIPARTIRE – Le società non sembrerebbero d’accordo e il motivo è semplice: fermare i giochi comporterebbe un danno enorme dal punto di vista economico e darebbe vita ad innumerevoli ricorsi. Perciò si spera che il Governo decida di seguire le orme di Premier e Bundesliga, propense a ripartire.
TITOLI – La definitiva sospensione del campionato farebbe passare la palla nella mani di Lega e FIGC, chiamate a risolvere la delicata questione dell’assegnazione dello scudetto, della partecipazione alle coppe europee, di promozioni e retrocessioni.
Nel discorso non rientrerebbero Champions ed Europa League della stagione attuale. Qualora la Uefa decidesse di completare le competizioni ad agosto i club italiani potrebbero parteciparvi senza problemi.
