Molti giovani calciatori che militano nella Lega Serie A o nelle formazioni Allievi e Primavera, non riuscendo a conciliare il doppio impegno tra sport e calcio, si vedono costretti ad abbandonare la scuola ancor prima di diplomarsi. Ma da oggi non sarà più così: grazie ad un protocollo firmato dal Ministero dell’Istruzione con la Serie A, il CONI e il Comitato Paralimpico, i 1342 calciatori della massima serie nella condizione di cui sopra non dovranno più lasciare gli studi prematuramente, riuscendo a conciliare così gli impegni sportivi e scolastici.
“Il progetto prevederà due tutor, uno sportivo ed uno scolastico. Il primo verrà pagato da noi attraverso un fondo dove verrà destinata parte dei proventi delle multe, mentre quello scolastico verrà individuato dalla scuola frequentata dagli atleti, senza nessun onere per le varie amministrazioni scolastiche” spiega Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A. In questo modo lo sportivo non salterà alcuna lezione a causa di gare ed allenamenti e potrà seguire regolarmente le lezioni quando e dove vuole, grazie alla tecnologia che verrà messa a disposizione delle varie società sportive.
Come ripreso dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano, il progetto vedrà la luce con l’inizio della prossima stagione sportiva e verrà esteso a tutte le discipline sportive professionistiche, mentre partirà sperimentalmente il prossimo 1 Marzo per 236 giovani tesserati con le squadre di Serie A che militano nelle formazioni Allievi e Primavera. Il piano prevede l’uso di una piattaforma e-learning, dove lo studente potrà trovare materiali didattici, assistere a lezioni e conferenze e chiarire eventuali dubbi con i docenti via Skype. Le modalità ed i tempi per le attività di e-learning dovranno essere decisi assieme ai Consigli di Classe, ma le attività previste dovranno essere certificate e non potranno essere superiori al 25% del monte orario annuale previsto da ogni scuola.
Il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini spiega che “la volontà e quella di fare in modo che lo sport diventi una componente fondamentale e strutturale della nostra formazione“. Dello stesso parere anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che propone di ampliare questo modello anche per la formazione accademica ed universitaria: “Dare a questi giovani la possibilità di proseguire e completare gli studi è molto importante anche per garantire loro un futuro quando interromperanno l’attività agonistica“. Questo progetto durerà sino al 2018 e dopo questo periodo, in caso di buoni risultati, diverrà definitivo.