venerdì, Aprile 19, 2024
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Sinisa Mihajlovic, il testamento e il figlio nato prima dell’incontro con Arianna: a chi andrà la sua eredità?

Il 16 dicembre è venuto a mancare Sinisa Mihajlovic, si è spento a 53 anni, dopo aver lottato contro la leucemia mieloide, diagnostica nel 2019. Una notizia, quella della prematura scomparsa dell’uomo, che ha scosso il mondo del calcio e non. In questi giorni l’Italia si è stretta attorno la famiglia dell’ex allenatore del Bologna, dimostrando come Sinisa sia riuscito ad entrare nel cuore di tantissime persone.

Dopo i funerali, celebrati proprio ieri, è stata sollevata un’altra questione: il possibile testamento. L’eredità, infatti, verrà divisa tra i figli e coloro che l’ex allenatore ha deciso di di includere nelle sue ultime volontà. Ciò che in pochi sanno, però, che Sinisa prima di incontrare la moglie Arianna Rapaccioni, con cui ha avuto 5 figli, l’ex allenatore ha avuto un altro figlio.

L’EREDITÀ – Come già anticipato, Mihajlovic prima di convolare a nozze con Arianna ha avuto un figlio. Nel 1993, dopo una relazione con una donna conosciuta appena arrivato in Italia, l’ex allenatore è diventato papà per la prima volta. A parlare del figlio è stato proprio Sinisa, raccontando al settimanale Oggi:

“Con Marko sono stato un padre diverso, e mi dispiace. L’ho riconosciuto, mantenuto, ma non l’ho cresciuto io. Non lo sento da un anno. Gli avevo chiesto di prendersi più responsabilità, non ne è stato capace. Mi ha chiamato, ma non ho risposto. Lo chiamerò io quando sarò pronto. Quando qualcuno mi delude, mi serve tempo”.

Dopo la nascita di Marko, nel 2005 Sinisa è convolato a nozze con Arianna. Da questo matrimonio sono venuti alla luce la prima figlia Viktorija, Virginia (classe 1998) e i tre maschi: Miroslav (2000), Dusan (2002) e Nicholas (2004). Secondo quanto previsto dalla legge, l’eredità dovrà essere divisa tra i sei figli. Riguardo la questione del testamento, Leggo ha così spiegato:

“Oltre al testamento bisogna considerare la successione legittima, ovvero i casi in cui la legge indica gli eredi definiti “legittimi”. A cui, quindi, dovrà andare una parte dell’eredità. Si parla perciò di “quote di legittima”. Al coniuge (Arianna) andrà un quarto del patrimonio, vista la presenza di più di due figli. Mentre ai discendenti andrà la metà del patrimonio ereditario, da dividersi tra loro in parti uguali”.

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