sabato, Aprile 20, 2024
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Sinisa Mihajlovic, ultimo colpevole di una società alla deriva

Sinisa Mihajlovic è stato esonerato e quindi non allenerà più il Milan, come avevamo già previsto. La volontà di Berlusconi di allontarlo c’era ormai da tempo ma il tutto lasciava pensare che l’esonero del serbo sarebbe arrivato solo dopo la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il cavaliere però non ha voluto aspettare e ha promosso immediatamente Christian Brocchi in prima squadra. Un esonero, che a nostro parere, è stato più inopportuno che altro, arrivato nella fase cruciale della stagione dove mancano solo sei partite alla fine del campionato e la già citata finale con la Juventus. Il destino dei rossoneri è tutt’altro che scritto perchè il Sassuolo è distante solo un punto dal sesto posto valido come accesso minimo all’Europa League, occupato proprio dai rossoneri. la squadra infatti stimava il tecnico serbo, anche se i risultati non sempre arrivavano. Lo spogliatoio ora è praticamente spaccato in due: Da una parte chi ha gradito l’esonero del serbo ovvero Mexes, Bertolacci, Bonaventura, Bacca e Menez e da un’altra chi invece lo apprezzava (Kucka, Abate, Antonelli e Romagnoli). Cambiare un allenatore proprio adesso rappresenterebbe un trauma per gli stessi giocatori, i quali dovranno adattarsi al nuovo metodo di Brocchi, che avrebbe già pensato di cambiare modulo e passare al 4-3-3. Inoltre arriveranno sicuramente tantissime critiche per questa assurda decisione e i giocatori non saranno in grado di affrontare con serenità queste ultime delicate partite della stagione.

I MERITI DI MIHAJLOVIC- L’allontanamento di Mihajlovic è stato più illogico che altro, perchè il serbo stava addirittura rischiando di battere la Juventus lo scorso sabato sera e quindi avrebbe meritato sicuramente un’altra chance. Non dimentichiamoci che il Milan era reduce da due stagioni allo sbando in cui i rossoneri non sono riusciti a centrare l’Europa. Il tecnico è stato davvero eccellente perchè è riuscito dare una minima identità ad una squadra che ormai l’aveva persa, è andato avanti nonostante le numerose critiche e il disappunto di Berlusconi, ha continuato a lavorare ed è riuscito a proiettare i suoi giocatori nella lotta per l’Europa, cosa che non accadeva da anni. Il serbo ha fatto coraggiosamente esordire un portiere di 16 anni facendolo probabilmente diventare il prossimo estremo difensore rossonero per i prossimi trent’anni, sempre che non venga ceduto.

SOCIETà SOTTO ACCUSA- Mihajlovic è quindi davvero l’ultimo dei mali rossoneri, i quali sono stati causati probabilmente proprio dal presidente Berlusconi e i suoi vertici. L’ex premier non sta guidando bene il suo Milan ed esonerare allenatori solo perchè non viaggiano sulla sua stessa lunghezza d’onda, non è davvero accettabile, soprattutto se quello stesso allenatore sta lavorando bene e ottiene i risultati. Il rinforzamento della squadra è costantemente fatto in maniera indecente, pensando solo a stipulare accordi di sponsorizzazione. Non è quindi difficile comprendere le continue contestazioni dei tifosi nei confronti dei vertici societari, in quanto sono proprio i loro i maggiori responsabili dell’irreversibile crisi rossonera.

Mihajlovic out, Brocchi in! Si avanti cosi per il volere di Berlusconi e domenica sera c’è già un primo importante esame: quello a Marassi contro la Sampdoria di Montella, tra le squadra più in forma del momento.

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