venerdì, Marzo 29, 2024
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Smog e inquinamento, Milano prova a salvare l’aria

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Superato già a metà mese di marzo il limite imposto dall’Ue per il livello di polveri sottili in aria, a Milano si studiano le possibili contromosse per i polmoni della cittadinanza, superando il classico blocco alle auto e sperimentando magari soluzioni come il car sharing, che ridurrebbero della metà le corse dei taxi.

Quando, a metà marzo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato uno scioccante report sui danni dell’inquinamento di aria e acque, rivelando che ogni anno sono causa di morte per circa 1,7 milioni di bambini al di sotto di 5 anni, l’attenzione di tutti si è rivolta a questo immenso problema. Più o meno negli stessi giorni, infatti, in gran parte delle città del Nord Italia, Milano in testa, era stata già superata la soglia fissata dall’Ue per monitorare il livello di polveri sottili nell’aria.

A Milano sforamenti record. Per la precisione, al 17 marzo (giorno numero 77 di questo 2017), il capoluogo regionale aveva già sforato 43 volte il limite di 50 microgrammi per metro cubo di pm10, mentre le norme europee parlano di 35 giorni all’anno! Un dato migliore, a livello lombardo, soltanto rispetto a quanto fatto dalla città di Cremona, che è arrivata a 46 giorni; ma Milano conquista la poco ambita palma di comune con la media peggiore in questi primi mesi del 2017, con 60 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d’aria.

Inquinamento e salute. Come spiegano i rappresentanti di Legambiente Lombardia, si tratta di un dato estremamente allarmante per la salute dei cittadini: oltre alle cifre fornite a livello globale dall’Oms, infatti, l’associazione ambientalista sottolinea l’impatto che l’inquinamento atmosferico può avere su patologie cardiovascolari, malattie dell’apparato respiratorio, tumori ai polmoni e sclerosi. In particolare, uno studio condotto nel 2012 dall’Università degli studi di Milano sostiene che in Lombardia con ogni aumento di 10 microgrammi di pm10 si registra una crescita della mortalità dello 0,30%.

Blocco alle auto. La prima reazione a questa vera e propria emergenza è stato il classico blocco alla circolazione dei veicoli sul territorio cittadino, un intervento che si ripete in modo ormai quasi ciclico: in genere, si cerca di vietare il transito alle vetture più vecchie e, dunque, più inquinanti, come quelle catalogate come Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel. C’è poi un altro aspetto discriminante, come spiegato dal portale di approfondimento latuaauto.com, ovvero il filtro antiparticolato: le autovetture private e i veicoli commerciali Euro 3 diesel che non montano questo dispositivo, infatti, non possono circolare in ambito urbano.

Il filtro antiparticolato. La spiegazione è semplice: questo filtro è un dispositivo che consente di ridurre le emissioni di polveri sottili prodotte dai motori diesel, abbattendo gli impatti negativi della circolazione dei veicoli. Non a caso, in molti Comuni italiani si è alzata l’asticella dei divieti, estendendo il blocco anche alle auto Euro 4 diesel che non dispongano del filtro.

Soluzioni possibili. Ma non è soltanto bloccando le auto che si può risolvere il problema, e per questo a Milano si stanno studiando soluzioni alternative. Una prima possibilità è lo sviluppo di car sharing e ride sharing, ovvero l’utilizzo condiviso di auto: secondo un recente studio del Cnr, nella città meneghina almeno la metà delle corse dei taxi potrebbe essere condivisa tra più passeggeri, riducendo così la spesa, il traffico e soprattutto le emissioni inquinanti.

Gli effetti dei blocchi. Una buona notizia arriva però dall’alto: l’Università Bicocca ha rivelato i risultati di un monitoraggio effettuato attraverso un dirigibile (che aveva incuriosito non poco i milanesi) sulla qualità dell’aria cittadina, evidenziando che nell’area C (la zona del centro storico che corrisponde alla ZTL Cerchia dei Bastioni) è cambiata la composizione degli elementi inquinanti, e in particolare che le componenti derivanti dai motori diesel si è ridotta del 25/30 per cento, segno che il blocco alla circolazione produce effetti.

Info utili:

Come proteggersi dallo smog