giovedì, Aprile 25, 2024
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Spalletti, il futuro in un mese. Quattro gare e poi la decisione

Il tempo delle decisioni in casa Inter è sempre più vicino. La stagione non è stata particolarmente esaltante, ma l’attuale posizione in classifica gratifica l’ambiente e promette sorprese per il futuro. Il giovane Zhang ha fissato per fine maggio un summit con staff tecnico e dirigenziale. In quella occasione si deciderà il destino di Spalletti alla guida dell’Inter.

I temi da discutere saranno diversi, alcuni a favore dell’attuale tecnico, altri, purtroppo, a suo discapito. Il risultato sarà una decisione che, nelle intenzioni della proprietà, garantirà all’Inter di correre per lo scudetto, avere un cammino dignitoso in Champions e magari alzare la coppa nazionale.

Perchè continuare con Spalletti.

A favore del tecnico di Certaldo bisogna assolutamente annoverare la gestione dello spogliatoio. La squadra, costruita per essere la vera antiJuve del campionato, ha affrontato periodi molto bui. Infortuni e lotte intestine allo spogliatoio potevano costare molto caro, ma un sapiente lavoro di fino ha evitato il peggio. La squadra ha sbandato pericolosamente contro club di minore caratura e questo ha determinato un ritardo in classifica importante. Nonostante ciò, contro le big, l’Inter ha sempre ben figurato e va dato merito all’allenatore di aver saputo inculcare un forte attaccamento alla maglia e determinazione ai suoi.

Seppur con qualche sbavatura, Spalletti è riuscito nel compito di contenere al minimo il lato negativo del caso Icardi. Ha responsabilizzato i suoi nel momento più difficile della stagione e affidato ai titolarissimi il compito di essere d’esempio per gli altri. A lui si deve il ritorno in grande stile di Nainggolan e Vecino e la decisione di puntare su Godin e Danilo per il futuro.

Sarebbe meglio cambiare guida tecnica

Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco. Spalletti era stato scelto per la sua esperienza internazionale e la voglia di tornare a vincere in Italia, obiettivo mai raggiunto. La sua guida tecnica, in più di un’occasione, è sembrata debole e arrendevole negli eventi avversi. Le performance di un attacco abulico e poco ispirato hanno messo in ombra la bontà di una difesa solida e ben registrata. I gol segnati sono stati pochi e alcuni arrivati in maniera fortuita, non certo figlia di una valida costruzione di gioco. In definitiva non sarà una seduta semplice quella che aspetta i vertici interisti. Proseguire con Spalletti o lasciare la scottante panchina nerazzurra a Conte, Mourinho o altri candidati sarà una scelta ardua e non priva di dolorose conseguenze.

 

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