È più facile portare Ibrahimovic al Milan e Messi all’Inter o costruire un nuovo stadio a Milano? La domanda appare quasi retorica visti gli ultimi sviluppi della vicenda stadio nel capoluogo lombardo. Nella giornata di ieri si è tenuta una riunione tra le due squadre e il consiglio comunale meneghino per discutere sul nuovo stadio, ma tuttavia, la trattativa appare in salita e le parti sono ancora molto lontane, così come lo è la risoluzione.
PRESENTI E ASSENTI – A rappresentare il Milan ieri c’era il Presidente Paolo Scaroni, mentre in rappresentanza dell’Inter, l’amministratore delegato Alessandro Antonello. I club si sono presentati dunque con due figure di spicco all’interno del loro organigramma, ma non è stato fatto altrettanto dal Comune di Milano, visto che si è registrata l’assenza del sindaco Beppe Sala. Le due squadre si sono lamentate della sua mancanza: “Ci aspettavamo la presenza del sindaco che in un primo momento ci era stata garantita.” Senza l’altro vertice del triangolo la riunione è stata abbastanza deludente, con i rappresentanti delle due squadre che sono stati addirittura accusati dai consiglieri comunali di essere poco seri, il che ha prodotto un clima teso e dei duri scontri dopo i quali, secondo il Corriere di Milano, si è rischiata più volte la rottura.
LE DIVERSE POSIZIONI – I vertici del comune di Milano non vorrebbero demolire il San Siro, bensì ridurne le dimensioni e utilizzarlo per il calcio giovanile per poi costruire in una zona adiacente la nuova struttura. Entrambi i club si sono dimostrati aperti a verificare l’ipotesi pur ritenendo l’idea di avere due stadi a poca distanza l’uno dall’altra “un po’ stupida“, la decisione sarà comunque studiata dagli ingegneri. L’idea delle due compagini calcistiche sarebbe comunque quella di demolire il Meazza per farne sorgere un’area commerciale per poi far innestare il nuovo stadio proprio in quella zona.
SCARONI CRITICO CON IL COMUNE – Il Presidente rossonero alla fine dell’incontro si è dimostrato comunque molto critico nei confronti dell‘idea di avere due stadi vicini e ha così commentato: “Quando dico innovativa, intendo dire, e parlo con beneficio d’inventario, che uno dovrebbe spiegarmi in quale paese al mondo nella stessa area ci sono due stadi, uno vecchio e uno nuovo, uno accanto all’altro. Francamente non mi ricordo di averlo mai visto”, ha concluso.”
