La lotta contro lo streaming pirata potrebbe essere arrivata alla fine. Questa volta infatti, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, ad essere entrati nel mirino della Guarda di Finanza sono gli utenti finali che usufruiscono del servizio.
L’obiettivo, quindi, secondo quanto emerso dalle parole del colonnello Luca Berruti, è quello di contrastare il cybercrime attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative che permettono di identificare i trasgressori e, nel contempo, sensibilizzare gli utenti affinché non finanzino attività illecite.
Ad oggi, sono già stati emessi circa 1.600 verbali. Le sanzioni variano da 154 euro nel caso di utilizzo in maniera illecita di contenuti audiovisivi coperti dal diritto d’autore fino a 1.032 euro in caso di recidiva.
Ad accogliere in maniera positiva le operazioni sono state prima di tutto le emittenti, a parlarne Andre Duilio, Ceo di Sky Italia. Ecco quanto dichiarato: “Queste prime multe mostrano che è doppiamente pericoloso usufruire di servizi pirata, perché non solo si consegnano i propri dati personali a organizzazioni criminali, ma si compie anche un illecito per cui si è multati e perseguiti“.
