venerdì, Marzo 29, 2024
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Essere studente fuori sede oggi, il gioco vale la candela?

Studenti fuori sede? Sì, ma a che prezzo? La laurea rappresenta un passo fondamentale per la carriera professionale e la crescita di un giovane ma quando l’università si trova in un’altra città, ne risentono le tasche delle famiglie italiane, costrette ad affrontare una crescita imponente dei costi, come ad esempio quelli legati al mondo degli affitti.

Ma le problematiche riguardanti i fuori sede non terminano certo qui, soprattutto nel caso la famiglia non sia in grado di coprire tutte le spese del trasferimento in un’altra regione d’Italia: in questo caso, infatti, coniugare lo studio con la ricerca di un lavoro part-time per coprire parte delle spese non è esattamente una missione semplice da affrontare. A volte capita di chiedersi se valga la pena scegliere la vita da studente fuori sede.

Studenti e affitti: le metropoli dello Stivale diventano una giungla

Le metropoli italiane che ospitano il numero maggiore di studenti fuori sede, come ad esempio Roma, rischiano di diventare una giungla all’interno della quale districarsi a colpi di portafoglio. Colpa degli affitti che nel 2016 hanno registrato una crescita dimensionale notevole. Stando ai dati rilevati dal rapporto Abitare di Sunia, Cgil e Udu, infatti, gli affitti nei centri universitari incidono per l’80% delle spese di un giovane studente fuori sede.

Dati che assumono contorni ancora più gravi, considerando che il 30% degli intervistati ha dichiarato che la propria famiglia non riesce, da sola, a coprire l’intero ammontare dei costi d’affitto per una casa. Questo presuppone, dunque, la ricerca di un lavoro part-time che complica ulteriormente le cose, dato che non sempre è possibile conciliarlo con gli orari delle lezioni e con il ritmo degli ateni: di fatto, un impegno in più che rischia di allungare i tempi di laurea e, di conseguenza, le spese.

Una soluzione alternativa per i fuori sede: le università online

Il problema degli affitti, insieme alle sue dirette conseguenze, può essere alleggerito grazie alle detrazioni sull’Irpef, oppure, può essere aggirato grazie ad una soluzione alternativa per i fuori sede: le università telematiche. Parliamo di atenei che consentono di conseguire un titolo di studio che ha la medesima valenza di una laurea tradizionale, in quanti riconosciuta dal Miur, ma che al tempo stesso non obbliga lo studente a vivere fisicamente nelle vicinanze degli atenei.

Il motivo è dovuto al fatto che le università telematiche permettono agli studenti di frequentare le lezioni online, tramite le piattaforme di e-learning: l’unico momento in cui ci si dovrà recare in sede, sarà quello degli esami. Inoltre, fra questi atenei i più rinomati come la Niccolò Cusano propongono molteplici corsi di laurea magistrale a Roma: l’offerta formativa, infatti, comprende corsi del calibro di economia aziendale e ingegneria, fino ad arrivare a giurisprudenza e alle aree umanistiche. Ce n’è per tutti i gusti.

Vita da fuori sede: cosa affrontano i ragazzi oggi

Oltre alla ricerca di una casa e alle spese di affitto, esistono anche altre questioni che uno studente fuori sede è costretto ad affrontare. Parliamo del già citato obbligo di trovare un lavoro part-time per alleggerire le spese della propria famiglia, e dunque le conseguenti difficoltà nel seguire le lezioni e nel preparare in modo adeguato gli esami, liberi da qualsiasi pensiero. Grazie alla soluzione delle università telematiche e delle lauree online, questi ostacoli possono essere aggirati o scavalcati con maggiore semplicità.