mercoledì, Aprile 24, 2024
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Superlega, il retroscena su cosa è successo tra Ceferin e Agnelli

Il progetto Superlega ha sconvolto il calcio europeo. Alexander Ceferin, presidente dell'Uefa, è rimasto scioccato da tale progetto e a sua detta, anche tradito da Agnelli. I due infatti avevano un ottimo rapporto, ma ora sembrano essere diventati peggior nemici, e il New York Times ricostruisce tutta la faccenda che è intercorsa tra i due.

In questi recenti giorni il calcio europeo ha vissuto un vero scossone: il progetto della Superlega. Questo torneo creato da i 12 club fondatori, prevedeva un torneo con 15 squadre “fisse” più altre 5 qualificate in base a specifici criteri. Il formato era con due gironi da 10 squadre con una fase ad eliminazione diretta. La vera novità è che questo torneo non veniva gestito più dalla UEFA, ma autoregolamentato dagli stessi club “fondatori. L’idea però non è potuto proseguire sia a causa di una cattiva comunicazione e di una fretta forse eccessiva di cominciare già dal prossimo agosto, sia per la grande ondata di proteste che questa ha suscitato nel mondo del calcio.

Il principale ideatore di tutto ciò è stato Florentino Perez affiancato da Andrea Agnelli. Il presidente bianconero in particolare è stato più volte tirato in causa da Alexander Ceferin, presidente della Uefa. Quest ultimo infatti ha definito il patron juventino come una “serpe” e un “traditore”. Sembra che tra i due infatti c’era un’amicizia profonda, tanto che Ceferin era il padrino di battesimo di Vera Agnelli, figli di Andrea.

Il presidente della Uefa, aveva raccontato come più volte che Agnelli aveva promesso più e più volte che la Juventus stesse tremando contro di lui e la sua società. La rivista americana “New York Times” ha ricostruito la vicenda tra i due in maniera abbastanza dettagliata:

Il tam tam delle voci continua, e Ceferin sente di dover essere sicuro che non stia avvenendo davvero. Così, sabato scivola sul sedile anteriore della sua Audi Q8 per parte per un viaggio di otto ore da casa sua a Lubiana, al suo ufficio in Svizzera. Ha deciso di andare a fondo. Chiama Agnelli. Il suo amico non risponde”.

“Ceferin – si legge sulla testata – manda un messaggio alla moglie dell’italiano e le chiede se può convincerlo a richiamarlo con urgenza. E’ in viaggio da tre ore quando squilla il cellulare. Con disinvoltura, Agnelli rassicura Ceferin, ancora una volta, che va tutto bene. Ceferin suggerisce di emettere un comunicato congiunto che ponga fine alle voci. Agnelli acconsente. Ceferin redige il comunicato della sua macchina e lo invia ad Agnelli. Un’ora dopo, Agnelli chiede tempo per rispedire una versione modificata. Passarono le ore. I due si scambiano più telefonate. Alla fine, Agnelli dice a Ceferin che ha bisogno di altri 30 minuti. E poi spegne il telefono”.

Il continuo e la fine di questa storia è cosa risaputa. Ceferin sembra che sia rimasto molto deluso dal comportamento di Agnelli, tanto è vero che dopo l’accaduto gli ha riservato più e più bordate dirette al patron bianconero. Sembra ormai che non sia più risanabile il rapporto tra i due presidenti.

 

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