Tavecchio: “La sentenza di Verbania non influirà sul calcio giovanile, sono tanti i modi per svincolarsi: cambio di residenza o il 108”
Mancava solo lui all’appello. Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha espresso il suo parere sulla sentenza di Verbania che di fatto ha annullato il vincolo sportivo sui minorenni.
“È una sentenza tra le parti, non erga omnes. Perché dovrebbe fare giurisprudenza?”, questo il pensiero di Tavecchio che poi ammette: “si può firmare con un club per un solo anno, grazie all’articolo 108 delle Noif, che ho fatto introdurre io. E si ignora pure che in caso di trasferimento di residenza il vincolo decade”.
Sui premi che vanno dati alle società chiarisce: “Premesso che va riconosciuto alle società un modo per rientrare delle spese
che sostengono per consentire a migliaia di ragazzi di allenarsi, giocare, viaggiare, farsi le docce. Troviamo uno strumento alternativo”.
Tavecchio aveva trovato anche un accordo con l’AIC (associazione Italiana Calciatori) e il governo che consisteva: “Con Delrio e Tommasi stavamo discutendo della possibilità di consentire al compimento dei 18 anni di sfruttare una finestra temporale per scegliere se restare nella stessa società fino a 25 anni o andarsene in un’altra, e in quel caso riconoscere al club lasciato un rimborso di formazione. Eravamo a buon punto”, trattativa che poi si è arenata a causa dell’elezione del nuovo presidente della LND (Belolli)”.
La questione vincolo tocca anche il calcio femminile e sulle sue possibili riscossioni sul mondo “rosa”: “Io non penso. I veri problemi sono altri. Sapete come la penso: i nostri club dovrebbero avere una Sezione femminile, come nel resto d’Europa. Abbiamo istituito una Commissione che ha disposto di ridurre il campionato femminile a 12 squadre, ma siamo ancora fermi a 14. Anche qui, bisogna chiedere il perché all’attuale presidente della Lnd”.