venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

Tempo di libri: i lettori italiani diminuiscono sempre più

Non è un paese per lettori. L’Italia, secondo i dati Istat 2016, ha subito un forte calo nel settore letterario. Circa 4 milioni di persone leggono attraverso libri elettronici tuttavia ciò non basta.

A Milano, in occasione della manifestazione “Tempo di libri” sono state presentate queste rilevazioni che mettono in discussione alcune presunte certezze che vi erano. I giovani non leggono molto ma neanche i loro parenti tra genitori, nonni e zii. La domanda da porsi, allora, dovrebbe essere perchè?. Potremmo azzardare delle risposte logiche: costo (in tempo di crisi, i tagli colpiscono la cultura), tempo (è difficile ritagliarsi degli attimi da dedicare alla lettura), contesto culturale (nord, sud,centro, periferia), istruzione (diplomati, laureati e non), imprinting familiare (circolazione di libri in casa) ecc… . Ad ognuna di queste variabili corrispondono delle percentuali che non riportiamo per non perderci fra i numeri. Basta rendersi conto, però, che si delinea una figura di non lettore precisa. libri

Provando ad avanzare un identikit si potrà dire che gli uomini sono in pole position per questo ruolo. Infatti, i non lettori maschi sono il 64,5% rispetto alle donne che sono il 51,1% ma soprattutto dai 25 ai 74 anni arrivano al 66%. Le ragazze non leggono dai 64 anni in su e anche in questa fascia non superano mai il 50%. Un dato importante quanto pericoloso è relativo alla mancata spinta delle famiglie nell’introdurre i propri figli alla lettura. I bambini dai 6 ai 10 anni che non leggono sono aumentati del più 9,3%.

 

Chi legge, almeno un libro ogni mese, rappresenta una piccola parte (5,7%) ma non si demorde. La lettura come il cinema o qualsiasi altra forma di cultura va tutelata, protetta e spinta verso il futuro. I dati non soddisfano e non sono incoraggianti però la speranza che ci siano dei miglioramenti, non deve andare persa.

libri
“Toglietemi tutto tranne i miei libri”.