giovedì, Marzo 28, 2024
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Tensione Medio Oriente: continua la “guerra dei coltelli”

La “guerra dei coltelli” in Medio Oriente non si ferma. Secondo le fonti israeliane ci sono stati cinque attacchi da parte di palestinesi (quasi tutti sotto i 18 anni, ndr). L’accusa nei confronti delle forze militari di Israele è di averli eliminati a sangue freddo. Il bilancio della giornata è tragico: tre palestinesi uccisi, due feriti in modo grave e tre militari israeliani feriti.

Una agente della Guardia di frontiera israeliana è stata accoltellata a Hebron (Cisgiordania). La donna ha risposto all’attacco con colpi di arma da fuoco, uccidendo la sua assalitrice palestinese.

Sempre stamattina sono stati sventati due attentati palestinesi: nel primo ad Hebron in Cisgiordania un israeliano ha sparato uccidendo un assalitore che lo ha aggredito con un coltello. Il secondo a Gerusalemme est dove un palestinese ha cercato di pugnalare una guardia di frontiera che si è difesa uccidendolo.

La situazione di questo periodo “è l’ultimo sintomo della disintegrazione del ruolo americano nello stabilizzare l’ordine in Medio Oriente emerso dopo la guerra del 1973“, dice l’ex segretario di stato americano, Henry Kissinger al giornalista del Wall Streer Journal. “Gli Stati Uniti devono decidere il ruolo che giocheranno nel 21/o secolo e il Medio Oriente sarà il nostro test più immediato e probabilmente più difficile. In gioco non c’è la forza dell’America, ma la sua risolutezza a capire e padroneggiare il nuovo mondo” (fonte ANSA).