A tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, Bruxelles trema di nuovo. Stamattina intorno alle otto due esplosioni hanno colpito l’aeroporto Zaventem e a distanza di un’ora altre due esplosioni alla fermata della metropolitana di Malebeek. Un primo bilancio delle vittime è stato riportato dall’emittente belga Vtm, il numero sarebbe salito a 23. Anche i feriti superano la ventina.
Le esplosioni all’aeroporto sono avvenute nella hall delle partenze, accanto al banco della American Airlines. Marie-Odile, una testimone, ha raccontato al giornale La Libre Belgique di aver avvertito una prima esplosione alle 7.45 vicino al gate 10. Poi una seconda fra il gate 8 e 9. Secondo la rete pubblica belga Vrt si tratta di un attacco suicida. Per alcune fonti governative, invece, si tratta di un attentato: alcuni testimoni infatti raccontano di aver sentito prima delle esplosioni delle urla in arabo e degli spari. Secondo i media belgi, all’interno dello scalo è stata trovata anche una bomba inesplosa. E’ stato predisposto un piano di emergenza per deviare i voli su Charleroi, mentre sono stati interrotti i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto.
A distanza di un’ora, alle 9,15, un’altra esplosione ha colpito la fermata della stazione di Malebeek, il quartiere dove di nascondeva Salah Abdeslam e dove pochi giorni fa è stato arrestato. Ma Malebeek si trova anche a pochi passi dai palazzi delle istituzioni europee. Un punto strategico e significativo. Testimoni parlano anche di un’altra esplosione alla Metro Schuman, sempre vicino alle istituzioni della Ue. Alcuni, poi, raccontano di aver visto più persone uscire dalla metro ferite. Tutte le stazioni della metropolitana della città sono state chiuse ed è stata evacuata la stazione centrale.
La città di Bruxelles torna a essere blindata. Il livello di allerta è salito a 4, il massimo, in tutto il paese. «C’è stata una forte esplosione. Il piano di emergenza è stato attivato», ha detto Rudi Vervoort, presidente della regione Bruxelles-Capitale. Le autorità belghe hanno lanciato il piano catastrofi provincia.
All’aeroporto stamattina era presente anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. Fortunatamente gli agenti della polizia lo hanno allontanato giusto in tempo dalla struttura e lo hanno riaccompagnato nei suoi uffici a Bruxelles. «Stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos», ha raccontato ai media.