martedì, Marzo 19, 2024
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Test rapidi nelle scuole: “Una strada obbligatoria” per il ministro Speranza

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L’introduzione dei test rapidi nelle scuole è ormai imminente, in seguito alla recente problematica legata ai tamponi. Una problematica nata per via dei lunghi tempi di attesa, riguardo i risultati di questi ultimi.

VELOCIZZARE I TEMPI – Già da qualche tempo il ministro della salute, Roberto Speranza, era incline all’introduzione di screening più veloci nelle strutture scolastiche. Un tipo di test comunemente usato negli aeroporti. E finalmente la sua proposta è stata accettata dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che ha precedentemente valutato con attenzione tale opzione.

L’obbiettivo del ministro Speranza è quello di velocizzare i tempi. Una condizione necessaria, soprattutto considerando l’aumento dei contagi tra studenti, come dichiara lui stesso. «Si tratta di una strada obbligatoria. In alcune Regioni i casi di contagio tra gli studenti iniziano a crescere e le famiglie sono in allarme».

Una soluzione questa per mantenere sotto controllo un luogo dove le infezioni potrebbero proliferare maggiormente, come affermato anche da Sandra Zampa. La sottosegretaria della salute infatti dichiara che questa tipologia di test implica: « […] delle possibilità molto più larghe di tamponare, di procedere a controlli più veloci in un ambiente da tenere più sotto controllo».

FUNZIONALITÀ E AFFIDABILTÀ – Ma i test rapidi, che prossimamente verranno introdotti nelle scuole, sono affidabili? E come funzionano? Purtroppo la risposta alla prima domanda è negativa. Infatti è proprio la loro scarsa affidabilità che ne ha limitato l’utilizzo solo a determinate strutture, come gli aeroporti. Dove chiaramente non si poteva fare altrimenti, considerando l’afflusso continuo di gente. Tuttavia sempre secondo Speranza l’affidabilità di tali strumenti sarebbe migliorata. Inoltre i vantaggi sono comunque numerosi. Tempi di attesa sui 30 minuti per i risultati, che si possono ottenere senza mandare i campioni in laboratorio. Questo semplicemente analizzando una reazione chimica tra antigeni e proteine specifiche che indicano o meno la presenza del COVID-19.