venerdì, Marzo 29, 2024
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“The Gig Economy”: la nuova frontiera del lavoro

Oggigiorno il mondo del lavoro è sovraffollato. Chi si immette per la prima volta e chi, invece, è ancora lì in ballo affrontano quotidianamente quasi gli stessi problemi. Ecco, allora che a voler guardare lontano una piccola speranza viene offerta dallo sviluppo di un diverso tipo di economia, la cosiddetta “Gig Economy”.

Pare, secondo indagini e statistiche estere, che si sia diffusa specialmente tra i giovani una nuova modalità lavorativa. Infatti, se già con i free-lance ci si era abituati a lavorare senza aspettative e in un continuo stato di dinamicità è d’obbligo asserire tra le opportunità professionali quelle di “albergatore momentaneo” come nel caso di Airbnb oppure di “tassista privato” con il servizio garantito da Uber. In questo modo gli utenti e i clienti coinvolti durante questo processo sono interscambiabili poichè non è detto che una persona che preservi le sue prestazioni per Airbnb non usufruisca dei servigi proposti da un qualsiasi car sharing. Insomma, questo fenomeno che è iniziato in America si sita diffondendo a macchia d’olio in numerosi paesi europei tra cui la nostra penisola.

Inoltre, se negli Stati Uniti d’America un cittadino su quattro ha lavorato attraverso i servizi online prodotti dalle miriadi applicazioni in funzione (dati elaborati ed espressi in un rapporto del Pew Research Center), in Italia ci sono state alcune manifestazioni negative soprattutto da parte di alcuni lavoratori. Nello specifico, si tratta dei dipendenti di Foodora (servizio di cibo a domicilio) che hanno scioperato per ricevere attenzione in un settore che ritiene, molto spesso, questi dei veri e propri “lavoretti” non capendo tuttavia che nessuno decide di macinare chilometri per cifre irrisorie.

La Gig Economy si deve alla nascita dei servizi online ma anche alla crisi economica che ha portato i paesi più forti al mondo a non produrre più spazi di lavori validi e concreti. Intanto, i giovani pur di racimolare qualcosina, non si va oltre i 200€, rischiano la propria vita ogni sera della settimana.

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