Tra i candidati considerati da Aurelio De Laurentiis per sostituire Luciano Spalletti alla guida del Napoli, c’era anche Thiago Motta, attuale allenatore della Juventus e in passato tecnico del Bologna. Tuttavia, Motta non è mai approdato sulla panchina partenopea, e a spiegarne il motivo è stato lo stesso De Laurentiis in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.
La difficile eredità
Il presidente del Napoli ha dichiarato di aver contattato Motta per primo: “Lui non se l’è sentita. Capisco, prendere l’eredità di un allenatore che ha appena vinto lo scudetto non è facile. Se le cose non fossero andate bene, si sarebbe chiesto: cosa faccio dopo?”.
De Laurentiis ha poi paragonato la situazione vissuta da Motta a quella di Spalletti: “Avrà detto: io esco da eroe da questa città. Ma chi me lo fa fare a rimettermi in gioco?”.
In seguito, il patron del Napoli ha spiegato di aver contattato anche altri allenatori, tra cui Luis Enrique, che ha fatto una richiesta economica molto elevata e, nonostante un quasi accordo, alla fine ha declinato l’offerta.
A quel punto, De Laurentiis ha valutato altri profili, tra cui Julian Nagelsmann, spiegando di aver consultato “cinque o sei allenatori” prima di prendere una decisione definitiva.