Paolo Ascierto, rinomato oncologo di Napoli e arduo combattente del COVID-19, ha rilasciato una nuova intervista. Riguardo i tifosi allo stadio ecco cosa dichiara.
IMPOSSIBILE IN ALCUNE REGIONI – «I numeri stanno andando nella giusta direzione. Ma ci sono alcune regioni del Nord, come Piemonte, Lombardia e Liguria, dove l’infezione circola ancora. Le terapie intensive funzionano meglio, ma è impossibile pensare ad una riapertura degli stadi in queste regioni». La risposta del dottore, ai microfoni di “Marte Sport Live” è chiara e netta. Il ritorno dei tifosi allo stadio dovrà quindi aspettare, se non altro qualche mese.
«Vedremo a settembre o ottobre» – dichiara Ascierto, prima di ricordare con emozione il suo primo amore nel calcio, la squadra Juventina. «Nel gennaio 1972 avevo 7 anni, ero un appassionato di calcio e si giocò Catanzaro-Juventus. Perse la Juve col gol di Mammì che esultò troppo. Mi diede fastidio e da allora tifo la Juve».
NOVITÀ SUL VACCINO – Il professore non ha però parlato solo di calcio, bensì anche dei progressi compiuti dal suo team per sconfiggere il coronavirus, accennando anche agli ottimi risultati ottenuti in Campania. «[…] Abbiamo avuto 2 giorni a contagio zero, poi 4 e 2. Quando noi diciamo di fare attenzione è per questo motivo. Se manteniamo il contagio zero per 4 settimane diventiamo Covid free». Riguardo l’uso del Tocilizumab ha poi aggiunto che: «Per dimostrare che un farmaco sia migliore di un altro si fanno studi randomizzati. […] Non ci siamo sentiti di fare questo studio. Abbiamo creato un’ipotesi, che questo farmaco potesse ridurre del 10% il tasso di mortalità al mese. La riduzione è stata del 22,4%, quindi lo studio è stato positivo».
Ascierto ha poi concluso affermando che: «La sperimentazione – del vaccino – partirà ad ottobre e novembre. Non sarà a disposizione prima di un anno. – ma – Ci sono tante aziende che ci lavorano e qualcuna potrebbe anche anticiparlo».