Da un comunicato del governo libico sulla propria pagina Facebook e Twitter si legge l’indignazione contro l’Italia. Il governo libico di Tobruk “condanna con fermezza” la violazione delle proprie acque territoriali dopo che ieri tre navi da guerra italiane sono entrate nelle acque libiche, precisamente nei pressi delle coste di Bengasi, a circa 55 km a est della città.
Il governo libico “non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale“. L’invito del governo di Tobruk nei confronti dell’Italia è quello di rispettare i trattati firmati tra i due Paesi, bollando così l’ingresso delle navi italiane come un atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Onu.
Secondo quanto riportato dai media locali il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi, avrebbe affermato che l’aviazione libica abbia fatto decollare ieri in tarda serata i suoi caccia militari per monitorare l’attività delle navi da guerra italiane.