venerdì, Marzo 29, 2024
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Torino, “I genitori nonni” potranno riabbracciare la loro bambina

Finalmente possono riabbracciare la loro bambina. La Corte di Cassazione di Torino revoca la sentenza del 2011: Gabriella e Luigi Deambrosis, la coppia che l’opinione pubblica ha ribattezzato “i genitori-nonni”, potrà riabbracciare la figlia di sei anni. Per Gabriella è quasi un sogno: «L’emozione è troppo forte. Davvero possiamo riabbracciarla? Tutto è così confuso adesso. Vogliamo soltanto capire». Dopo anni di affidamento e battaglie giudiziarie finalmente la sua bambina è qui.

La vicenda è incominciata sei anni fa, nel 2010. Il 28 giugno, precisamente. Gabriella e Luigi, 57 e 69 anni a quei tempi, erano andati a fare al spesa con la loro bambina di un anno e mezzo; mentre scarica la spesa, Luigi decide di lasciare la bambina in macchina per pochi secondi. La piccola comincia ad urlare e i vicini, spaventati, chiamano la polizia. Da quel giorno per Gabriella e Luigi inzia una battaglia giudiziaria che si concluderà con la perdita della loro bambina.

Prima vengono accusati di abbandono, poi di narcisismo. Per i giudici il desiderio irrefrenabile di essere genitori a quell’età era il segno del disinteresse per i bisogni della piccola, una pulsione che tradiva un desiderio: quello di soddisfare un proprio bisogno narcisistico. Insomma, Luigi e Gabriella vengono considerati troppo vecchi per fare i genitori e la bambina viene data in affidamento. Inizialmente la riescono a vedere abbastanza spesso: prima una volta alla settimana, poi dopo la sentenza d’appello mai più.

Luigi e Gabriella non si sono arresi e hanno deciso di lottare, affinché il caso venga riconsiderato. I giudici dal canto loro hanno deciso di rimettere le carte in tavole e revocare la sentenza del 2011. Se esiste la capacità genitoriale, non sussiste un limite d’età per avere figli. La nuova sentenza afferma  che «il minore ha diritto di vivere e crescere nella propria famiglia di origine» e che «l’età avanzata dei genitori non è elemento di cui si debba tener conto». In questo modo i giudici della Corte di Cassazione rimandano la decisione alla Corte d’Appello che dovrà, però, riconsiderare la questione senza fare riferimento all’abbandono e all’età dei due genitori. «Solleciteremo i giudici – dice l’avvocato – e speriamo che alla bambina venga restituita la stabilità con i suoi genitori naturali».