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Tradimento: malattia e prevenzione e cura della sofferenza

Cosa vuol dire veramente tradire? Ad ogni età, in ogni stato mentale, economico, sociale.

Un articolo di Cosmopolitan del 2015 descrive le statistiche del Tradimento nelle coppie italiane. Evidenzia ovviamente un’altissima percentuale a riguardo degli Uomini, ma se pur dimezzata rispetto a quest’ultima, anche una sempre crescente percentuale a riguardo delle donne.

Cosa vuol dire veramente tradire? Ad ogni età, in ogni stato mentale, economico, sociale.

Riguarda il sesso? L’attrazione fatale verso persone diverse a quella già promessa. Riguarda la noia? La routine quotidiana così simile ad una prigione senz’aria. O è semplicemente un’indole? Una questione di DNA. I più famigerati psicologi hanno provato a spiegarsi il fenomeno fondamentalmente per poter creare a riguardo due importanti correlazioni: prevenzione e cura.

Perché è ormai risaputo nell’epoca moderna del mondo a noi contemporaneo che una ferita dell’animo, se grave, può nuocere quanto quella concretamente corporea. Non è sbagliato pensare al tradimento come una vera e propria malattia da cui guarire richiede pazienza, forza d’animo e non solo.

Ma quello su cui voglio soffermarmi in questa pagina che definirei Rosa, senza discriminazione alcuna e solo per l’accezione etimologicamente femminile del termine Anima, è: cosa possiamo definire mero tradimento, e il tentativo di razionalizzare sentimenti ed emozioni. E per quanto quest’ultimo obiettivo possa apparire una vera e propria irragionevole bestemmia, razionalizzare e riflettere sull’inspiegabile è comunque una pratica sempre utile per allenare la coscienza.

Ed a riguardo sempre di “cura/prevenzione”, un altro articolo sempre dell’anno scorso su Internazionale.it riporta le parole di Esther Perel in una TED (TED è una piattaforma di idee, gli eventi indipendenti TEDx aiutano condividere idee nella comunità di tutto il mondo), terapeuta della coppia e della famiglia, autrice del libro “L’intelligenza Erotica”, a riguardo dei perché del tradimento. Ed un’interessante citazione è stata: “Come disse Marcel Proust, è la nostra immaginazione la causa dell’amore, non l’altra persona.

E per uscire da un discorso tipicamente sentimentale, e razionalizzare su quanto è un intero contesto, fatto di più svariati elementi culturali/politici/sociali, a poter influire sulla sanità mentale di ognuno di noi, in questo contesto modificherò la precedente citazione in: è la nostra immaginazione la causa delle aspettative, non le persone, non i partiti, non la religione, non le istituzioni. Il tradimento è effettivamente questo, una promessa violentemente imposta dalla nostra immaginazione e duramente violata da ciò in cui si ripone speranza e l’obbligo iniziale.

Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.” (Erri De Luca)

E se crolla.. è un irresponsabile, inevitabile ed inconscio auto sabotaggio. Ma attenzione ai sensi di colpa; la parola inevitabile è il consiglio più sincero che la persona tradita possa mai ricevere per perdonarsi quell’obbligo. Perché spesso non è una somma ed inesistente giustizia morale a rendere liberi da un qualcosa per cui si è in parte responsabili, ma esclusivamente il perdono e la pace inevitabile che prima o poi ne deriva.

 

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