martedì, Aprile 23, 2024
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Tragedia in Sudamerica: aereo si schianta in Colombia, a bordo la squadra del Chapecoense

Il disastro di Superga che pose fine al Grande Torino si ripete, questa volta in Sudamerica: un charter con a bordo i giocatori del Chapecoense, squadra di serie A brasiliana, si è schiantato in Colombia, nei pressi di Medellín. Sull’aereo c’erano 81 persone tra calciatori, dirigenti e componenti dello staff mentre nove erano i membri dell’equipaggio. Il bilancio è di 75 morti e 6 sopravvissuti.

Mercoledì la squadra avrebbe dovuto giocare la finale della Copa Sudamericana, equivalente dell’Europa League, contro l’Atletico Nacional di Medellín che, venuti a conoscenza della tragedia, hanno offerto la vittoria del titolo a tavolino.

VOLO CANCELLATO – Il Chapecoense si è imbarcato a San Paolo facendo scalo in Bolivia per salire su un aereo di linea con altri 30 passeggeri. Ma a volte anche il destino si mette di traverso: la squadra avrebbe dovuto infatti viaggiare su un charter diretto a Medellín ma il volo non era stato autorizzato dall’aviazione brasiliana e la società era stata quindi costretta a cambiare i programmi.

I SUPERSTITI – Tra le sei persone sopravvissute ci sono tre calciatori: Jacson Ragnar Follmann (in prognosi riservata), Alan Luciano Ruschel (subito operato per traumi multipli e una luxofrattura alla colonna vertebrale) e Helio Zampier Neto (trovato per miracolo a causa delle condizioni climatiche avverse durante la ricerca). Gli altri tre salvati sono la hostess Ximena Suarez, il tecnico Erwin Tumiri e il giornalista Rafael Valmorbida. Un quarto giocatore, Marcos Danilo, portiere del Chapecoense, era sopravvissuto all’impatto, ma non ce l’ha fatta durante il trasporto all’ospedale.

LE IPOTESI – L’ipotesi principale è quella di un guasto elettrico. Il velivolo, un RJ-85 della compagnia Lamia, aveva segnalato problemi all’impianto elettrico, prima di sparire dai radar. Per evitare un’esplosione che avrebbe significato morte certa per tutti, pare che il pilota abbia scaricato tutto il carburante nello spazio aereo colombiano. A breve saranno riferiti dati più chiari riguardo i motivi della tragedia.

CONOSCENZE ITALIANE – Tra i giocatori del Chapecoense vittime del disastro aereo in Colombia c’è anche Filipe Machado, 32 anni, che ha vestito la maglia della Salernitana nella stagione 2009/2010 in Serie B. Dopo una lunga trafila era poi ritornato in Brasile. Si è invece salvato, perché non era stato convocato per la finale di Copa Sudamericana, Claudio Winck, una fugace apparizione nel campionato italiano lo scorso anno, nelle fila del Verona (con un gol all’attiva in coppa Italia).

CHAPECOENS – Quella della “Chape”, come viene comunemente chiamata, era una vera e propria favola. Solo nel 2009 giocava nella serie D brasiliana, ma una dopo una breve e importante ascesa, la squadra era riuscita ad arrivare nella prima divisione brasiliana nel 2014, e nel 2015 raggiunge la prima partecipazione internazionale. La finale che avrebbe dovuto giocare domani era sicuramente la gara più importante della propria storia: si era guadagnata l’accesso alla finale della Sudamericana (corrispondente della nostra Europa League), con l’eliminazione in semifinale degli argentini del San Lorenzo. Prima aveva eliminato negli ottavi l’Independiente, grazie a un rigore parato da Danilo, morto in clinica.

 

 

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