venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

Trapattoni: “Il gioco di Guardiola non mi piace”

Alcuni lo amano, altri lo odiano. Sicuramente, però, il “tiki taka” resta un’idea di gioco curiosa. Da quando Josep Guardiola ha intrapreso la carriera da allenatore, il tecnico catalano è sempre rimasto fedele, senza maturare mai alcun dubbio, alla teoria del possesso palla a priori. Per Pep poco importa se stai perdendo malamente o se sei in vantaggio di dieci gol: conta avere il pallino del gioco.

Che piaccia o no, i detrattori di questa mentalità dovranno riconoscere che Guardiola è diventato in pochissimi anni uno degli allenatori più famosi e vincenti della storia, grazie soprattutto agli anni d’oro sulla panchina del Barcellona.

I successi ottenuti da blaugrana non sono stati esattamente gli stessi in qualità di allenatore del Bayern Monaco: è vero che Guardiola qui ha pur vinto una Supercoppa UEFA, un Mondiale per Club, due campionati tedeschi e due Coppe di Germania, ma è vero anche che con lui i bavaresi hanno sempre perso la Supercoppa di Germania, oltre a non aver mai raggiunto la finale di Champions League.

Josep Guardiola (www.dailymail.co.uk)
Josep Guardiola (www.dailymail.co.uk)

In terra tedesca le critiche rivolte al gioco proposto dallo spagnolo non sono mai mancate. La Bundesliga ha sempre proposto un calcio offensivo e spettacolare, quindi è stato inevitabile che il possesso palla ad oltranza proposto da Guardiola sia risultato piuttosto noioso.

Oltre a ciò, il tecnico catalano non ha avuto tempi facili neanche con gli stessi giocatori del Bayern: il non avere in squadra giocatori ultra-tecnici come Xavi e Iniesta, probabilmente due dei centrocampisti più forti della storia, ha inevitabilmente limitato le potenzialità di questo tipo di gioco, tutto fatto di passaggi corti fino alla trequarti avversari e anche oltre.

Nelle ultime ore Sport Bild ha riacceso la polemica in Germania, intervistando Trapattoni e chiedendogli cosa ne pensasse del tiki taka. Trapattoni, che ha allenato il Bayern nel corso degli anni Novanta, ha espresso onestamente il suo parere, dicendo che: “Si deve attaccare in maniera più decisa. Quando vedo che i giocatori passano la palla indietro, a settanta metri dalla porta avversaria, non mi piace. Per me è troppo, lo scopo del calcio è segnare”.

Nel prosieguo dell’intervista, il Trap non ha di certo sprecato parole affettuose, affermando anche che: “Il calcio di Guardiola non è una novità. E’ stato Nils Liedholm il primo a proporre l’idea del possesso di palla permanente, ma rispetto a lui Guardiola è qualcosa di estremo”.