venerdì, Marzo 29, 2024
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“Trovate il vostro Chelsea Hotel”: Patti Smith parla ai giovani italiani

«Sarò sempre convinta che le persone abbiano il potere, è che a volte ci dimentichiamo di usarlo o ne abbiamo paura. In tempi in cui governi e corporazioni sono così interconnessi è difficile combattere contro mali come la distruzione dell’ambiente e l’esclusione ma se ci unissimo al di là dei nazionalismi, formeremmo il più grande movimento globale mai visto. Oltre le ideologie, i confini e la religione: solo persone che vogliono aria e acqua pulita per il futuro dei propri figli».

Patti Smith dimostra elegantemente di non sentire affatto il peso dei suoi ormai 70 anni. La poetessa del rock, fresca di laurea ad honorem in lettere dichiara di volersi dedicare alla scrittura: «Sto scrivendo la sceneggiatura di una serie tratta dal mio libro Just Kids, ma il mio obiettivo principale resta la scrittura di libri, attività su cui mi concentrerò negli anni a venire».  Sabato 6 maggio Patti ha incontrato gli studenti dell’Università del Piemonte nell’Auditorium Rai. L’artista è salita sul palco, ha posato per terra il suo giubbotto di jeans, come se fosse nel suo salotto, e ha iniziato a distribuire consigli ai gio

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vani emozionati. Ricordando il luogo in cui appena trentenne ha trovato l’ispirazione, Patti invita gli studenti ad essere consapevoli e sinceri, ma soprattutto a prendersi cura di loro stessi. «Trovate anche voi il vostro Chelsea Hotel. Cercate il vostro posto, che sia un bar o un hotel, in cui incontrarvi per mettere insieme la vostra creatività, energia ed entusiasmo. Perché vivere nel 1969 nella stanza più piccola del Chelsea Hotel di New York con Robert Mapplethorpe per me è stata un’esperienza eccezionale: era un crocevia di poeti, musicisti e artisti che traboccava di creatività». L’artista americana ha contribuito ad abbattere il confine tra musica e letteratura, tra rock e poesia. Dopo l’atteso Nobel del suo amico e collega Bob, anche Patti ha avuto il riconoscimento che meritava. Una laurea ad honorem che testimonia tutto il suo amore e la sua dedizione nei confronti della letteratura. «I libri, per primi, mi hanno fatta viaggiare in paesi sconosciuti».