Le nuove tasse doganali introdotte da Donald Trump stanno per sconvolgere l’economia globale. Tra i paesi maggiormente colpiti, secondo le attuali stime, c’è l’Italia.
Stando a quanto emerso dai dati raccolti durante l’ultimo anno, il 22,2% delle esportazioni italiane, al di fuori del Continente Europeo, ha come destinazione proprio gli Stati Uniti. Il danno all’industria e all’economia italiana si aggira, secondo “Prometeia”, attorno ad un intervallo che va dai 4 ai 7 miliardi di Euro.
I settori che potrebbero subire maggiori ripercussioni sono: quello dell’esportazione automobilistica e dei macchinari industriali; ma anche quello dell’alta moda del Made in Italy. Il nostro Paese, inoltre, consegna agli USA una gran quantità di bevande gassate e di Prosecco, molto amato dagli Americani, amanti del buon gusto.
Il momento in cui Trump ha preso tale decisione non è dei migliori, visto l’andamento delle piccole e medie imprese italiane; già colpite dall’incremento dei prezzi della politica del “Green Deal”. A quest’aumento oneroso, ora si aggiungeranno anche le gravi conseguenze della nuova tassazione doganale. Occorre, dunque, correre ai ripari. Come?
Secondo Confindustria la soluzione migliore è quella di cercare dei nuovi sbocchi commerciali, al fine di ampliare il raggio delle esportazioni. Una delle possibili nuove mete potrebbe essere il SudAmerica. Il Mercosur, vista la sua notevole espansione territoriale, offre alle imprese un numero di possibili consumatori che si aggira intorno ai 260 Milioni. Tale dato dovrebbe essere preso in considerazione per stringere una volta e per tutte il patto UE-Mercosur, discusso da anni. Altri sbocchi potrebbero essere quelli asiatici e africani.