Twitter subisce l’addio di cinque dei suoi top manager. Ciò porta confusione e caos tra le fila del social networking che ha cambiato le abitudini di molti.
Cosa ha causato queste prese di posizioni? In realtà, lo stesso fondatore Jack Dorsey ammette che ci sono delle problematiche da risolvere. È stato lui ad annunciare attraverso il proprio strumento l’abbandono di queste cinque personalità: Kevin Weil (responsabile di sviluppo e progettazione), Alex Roetter (responsabile dell’engineering), Brian Schipper (risorse umane) e Katie Jacobs Stanton (responsabile delle relazioni con i media).
La problematiche accennate prima, riguardano la relativa crescita del numero di utenti e le insoddisfazione degli investitori che crescono anche alla luce dell’ultimo black out di Twitter, risalente a martedì 19 gennaio 2016. Alla cinquina degli addii, si è aggiunto poi anche il nome di Jason Toff che lascerà Vine (servizio di condivisione di video in proprietà di Twitter) per andare dalla concorrenza, Google. Presso questa azienda, si occuperà dello sviluppo della realtà virtuale.
Tutto questo caos apparente, sembra svanire, almeno dalle parole di Dorsey che riferisce che presto saranno resi noti i nominativi dei nuovi compagni d’avventura. Nel frattempo, il compito affidato agli ex quattro vicepresidenti, sarà di Adam Bain (chief operating di Twitter) e di Adam Messinger ( chief technology officer).