Il conflitto in Ucraina ha raggiunto oggi il suo 1.000° giorno, segnando una tappa cruciale con nuovi sviluppi militari e dichiarazioni politiche preoccupanti.
L’ATTACCO DELL’UCRAINA – Le forze di difesa ucraine hanno effettuato il loro primo attacco sul territorio russo utilizzando i missili Atacms forniti dagli Stati Uniti. L’obiettivo colpito si trovava nella regione di Bryansk, a circa 130 km dal confine con l’Ucraina, segnando una nuova fase nelle operazioni militari. Questi missili hanno un raggio d’azione di circa 300 km, consentendo attacchi oltre i territori formalmente annessi dalla Russia.
AGGIORNAMENTO IN RUSSIA – Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato un nuovo aggiornamento della dottrina nucleare, che ora prevede la possibilità di utilizzare armi nucleari anche in risposta a attacchi non nucleari, se supportati da Paesi occidentali. Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha avvertito che un attacco della NATO potrebbe giustificare una risposta con “armi di distruzione di massa” contro Kiev e altre installazioni della NATO, definendo la situazione come una “Terza Guerra Mondiale”.
VITTIME IN UCRAINA – In Ucraina, un attacco russo ha colpito un dormitorio nella città di Glukhov, nella regione di Sumy, causando almeno 10 morti, tra cui un bambino. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’attacco e ribadito che l’Ucraina non si arrenderà, nonostante le sofferenze. “Dobbiamo continuare a combattere per una pace giusta”, ha dichiarato.
Nel suo intervento al Parlamento europeo per il millesimo giorno di guerra, Zelensky ha sottolineato l’importanza di mantenere la pressione su Putin e di proseguire con le sanzioni contro la Russia. Ha lodato l’unità dell’Europa e degli Stati Uniti nel sostenere l’Ucraina e ha esortato a non dimenticare che la guerra è una lotta per la libertà di tutta l’Europa.
LE PAROLE DI SKYRSKYI – Il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, ha descritto questi 1.000 giorni come una lunga battaglia per la sopravvivenza e il futuro dell’Ucraina. Nonostante le difficoltà, ha espressamente dichiarato che la lotta continuerà: “Ogni notte oscura finirà con l’alba della nostra vittoria”, ha detto Syrskyi.