venerdì, Marzo 29, 2024
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Un pizzico della Spagna, paella di pesce

Piatto spagnolo, paella di pesce
Piatto spagnolo, paella di pesce

La paella non poteva nascere che in Spagna, dove furono i Romani a portare l’olio ed i Mori il riso e lo zafferano. Di solito quando sei ad un ristorante italiano, non ti chiedi mai ” chissà questo nome che significa”🙄, ma in Spagna sì, infatti il termine paella in lingua originale significa padella, ovvero il basso recipiente di ferro a due manici nel quale viene cucinata e servita.

Questo piatto è nato nelle case di nobili signori in un passato lontano e indefinito, precisando che un nobile non avrebbe mai mangiato una paella, considerata un piatto dei servi, una specie di cucina degli avanzi, poiché era sicuramente così, visto che si trattava di ingredienti recuperati dalle opulente tavole dei signori e riutilizzati dalla servitù.

Il problema della paella con carne e pesce preparate assieme, quindi, potrebbe essere un’eredità del passato forse perché a quei tempi si univa tutto ciò che si trovava.

Che fosse pesce, carne o verdure, l’importante era mangiare. Ancora oggi in certe zone della Spagna si trovano preparazioni con carne e pesce assieme ma sono destinate ai turisti che vogliono “gonfiarsi” di paella».
Non mi resta che dirvi qualche segreto:
Innanzitutto è necessaria la caratteristica padella di ferro larga e bassa e che il riso non deve mai superare i 2 centimetri di altezza, escluso gli ingredienti.
Inoltre, il brodo deve essere il doppio della quantità del riso, ad esempio se è mezzo chilo di riso dovete calcolare un litro di brodo.
Mi raccomando il riso si gira per i primi minuti e poi non si tocca più per tutta la cottura che deve essere con fiamma molto alta, ed il primo strato di riso si deve leggermente bruciacchiare e attaccarsi alla padella.
Infine, occorre lasciare la preparazione a riposo per almeno 10 minuti, in modo che si asciughi completamente!

Alle parole seguono i fatti e allora passiamo alla preparazione di una tipica paella…
In questo modo assaggerete un pezzo di Spagna…
Ingredienti
600 gr di riso
1/2 kg di cozze
1/2 kg di vongole
1/2 kg di calamari
1 di peperone
Q.b. Paprika
Q.b zafferano
Q.b. Sale
4 pomodori
1 aglio
1 limone

Preparazione
Metti in padella un filo d’olio con l’aglio e lascia soffriggere. Elimina l’aglio e aggiungi i pomodori e il peperone tagliati  a dadini. Aggiungi al soffritto le teste dei gamberi, mentre sono in cottura, schiaccia le teste così che rilascino la polpa.
Prendi una padella, riempila di cozze e vongole e coprile completamente con l’acqua.

Nel frattempo accendi il fornello e riscalda l’acqua fino a quando tutti i gusci dei molluschi non si aprono.

Ora taglia i calamari a pezzi grossolani.
Elimina le teste dei gamberi dal soffritto di pomodori e peperoni e aggiungi l’acqua.

Mi raccomando il quantitativo d’acqua da usare dipende dalla capienza della pentola e dal tipo di riso prescelto.

Una delle indicazioni da rispettare è di non mettere mai l’acqua prima o dopo il riso. Quando viene a bollore, infatti, aggiungi il riso, lo zafferano, la paprika e il sale e lascia rosolare.
Fai molta attenzione a non bruciare troppo il riso. Aggiungi a poco a poco le cozze, le vongole, i calamari e i gamberi. Mescola con un cucchiaio di legno per amalgamare tutti gli ingredienti ( mi raccomando solo per i primi minuti)
Ora cuoci per circa 20 minuti.

Al termine della cottura, spegni e lascia riposare il riso per circa 10 minuti coprendo la padella con un foglio di carta da forno. Questa accortezza serve per asciugare il riso in superficie, altrimenti resta umido.
È vero che la Tradizione vuole che la paella si serva nella padella e che i commensali mangino tutti insieme con un cucchiaio di legno, però la si può può rispettare però anche suddividendo la paella nei singoli piatti con delle fettine di limone per decorazione
Non mi basta che auguravi: disfrutar de su comida!