Dagli Stati Uniti arriva la storia di Michael Flor, 70enne di Seattle ricoverato in ospedale per aver contratto il coronavirus per ben 60 giorni. Nulla di strano se non fosse per l’enorme parcella medica recapitatagli dall’ospedale che l’ha curato. A raccontare l’accaduto ci ha pensato il Seattle Times.
Flor è a casa dallo scorso 2 maggio, sta tornando in salute ma quando è arrivato il conto dell’ospedale gli è preso un colpo: per le cure dovrebbe pagare ben 1,2 milioni di dollari. La maxi parcella da 181 pagine mostra in maniera dettagliata tutte le spese sostenute dall’ospedale.
Circa 9mila dollari per ogni giorno di terapia intensiva, quasi 3mila dollari giornalieri per il trattamento tramite ventilazione meccanica e 100mila dollari per i due giorni di lavoro dei medici che sono riusciti a salvarlo nonostante gli organi interni fossero al collasso.
Duro il commento dell’uomo: “Mi sento colpevole di essere sopravvissuto”. Fortunatamente Flor dispone di un’assicurazione e dovrà pagare solo una parte del conto o, probabilmente, non dovrà versare nulla a causa di una speciale normativa emanata per i pazienti Covid.
Stessa sorte era toccata qualche giorno fa allo scrittore David Lat, che ha ricevuto una fattura da 320mila dollari per il trattamento Covid-19. Anche in questo caso, però, la nuova normativa ha coperto tutte le spese.