giovedì, Marzo 28, 2024
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USA, spari in una sinagoga a Pittsburgh: 11 morti e feriti

Il quartiere di Squirrell Hill a Pittsburgh è abitato principalmente da una comunità ebraica del movimento conservatore fondata in questa città nel 1846. Tutto questo non è bastato a fermare la rabbia di Robert Bowers, 46 anni, bianco, vicino alle ideologie di estrema destra. Nella giornata di ieri, l’uomo si è recato presso la sinagoga appartenente all’Albero della Vita e ha aperto il fuoco uccidendo 11 persone e ferendone molte altre.

La dinamica non è ancora chiara ma secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe comunicato il proprio odio verso la comunità ebraica sui suoi profili social: “non posso sedermi a guardare la mia gente essere massacrata, avvita i tuoi mirini, sto entrando”. Quando la polizia è intervenuta, all’interno della sinagoga erano nascoste altre persone e Bowers ha deciso di aprire il fuoco anche contro gli agenti che tentavano di portarle in salvo, ferendone quattro.

Al momento dell’arresto, secondo l’inviata dell’emittente radio Kdka, l’uomo avrebbe urlato agli agenti speciali: “Tutti questi ebrei devono morire“. Durante la conferenza stampa, dopo l’evento, il capo della polizia di Pittsburgh ha dichiarato: “una delle peggiori scene a cui io abbia assistito nella mia vita”. Non è rimasto indifferente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, scosso anche dalla vicenda dei pacchi bomba. “È terribile quello che sta avvenendo con l’odio nel nostro Paese e in tutto il mondo. Qualcosa deve essere fatto” ha detto Trump. “Un matto è entrato e non c’erano protezioni. Se ci fosse stata qualche sorta di protezione all’interno del tempio, allora la situazione sarebbe stata molto diversa. Dovremmo rafforzare le nostre leggi sulla pena di morte per chi compie atti come questi. So che alcuni non la pensano come me” ha concluso il presidente.