Secondo l’ultima edizione della ricerca sugli stili di guida, commissionata da Anas e condotta da CSA Research, il 10% degli italiani ammette di usare il cellulare mentre guida. Di questi, il 3,1% confessa di aver filmato personalmente alla guida, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato passeggero in un veicolo dove il conducente stava girando video.
Questi dati sono stati presentati durante il convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, organizzato da Anas, Piarc e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Il convegno ha visto la partecipazione di figure di spicco come il Ministro Matteo Salvini, il Presidente di Anas Edoardo Valente, e il giornalista Luca Valdiserri.
Preoccupazione per questi dati
Tra coloro che ammettono di filmare mentre guidano, si osserva una distribuzione equa tra uomini e donne nella fascia di età tra i 24 e i 44 anni, con una maggiore incidenza tra i 25 e i 34 anni. Per quanto riguarda i passeggeri, il comportamento è più comune tra le donne della stessa fascia di età.
Aldo Isi, Amministratore Delegato di Anas, ha espresso preoccupazione per i dati, sottolineando che gran parte dei problemi è attribuibile al fattore umano. “Dobbiamo continuare a sensibilizzare gli utenti sulla guida sicura e senza distrazioni”, ha dichiarato Isi, aggiungendo che Anas è impegnata a migliorare gli standard di sicurezza delle infrastrutture e a promuovere l’innovazione tecnologica.
Il punto di vista di Paolo Crepet
Paolo Crepet, psicologo e sociologo, ha commentato il fenomeno, attribuendolo a una matrice adolescenziale persistente anche tra gli adulti. Ha sottolineato la necessità di riflettere sul comportamento impulsivo di chi non riesce a rinunciare alla comunicazione immediata, anche a rischio della propria sicurezza e di quella degli altri.
Le altre problematiche
La ricerca ha evidenziato anche altri comportamenti problematici. Il 38,5% degli automobilisti non rispetta la distanza di sicurezza, e si conferma una frequente violazione dell’uso degli indicatori di segnalazione: il 50,9% non usa le frecce per il sorpasso e il 50,7% per il rientro in corsia. Inoltre, il 10,6% dei conducenti non indossa la cintura di sicurezza e il 72,6% dei passeggeri posteriori non la utilizza.
La percezione di sé come guidatore è generalmente molto positiva, con un voto medio di quasi 9, mentre il giudizio sugli altri guidatori è più negativo, attestandosi a 5,4. Gli automobilisti ritengono che il 59,7% dei loro coetanei non rispetti i limiti di velocità e il 60,4% usi il cellulare alla guida.
Infine, oltre l’80% degli intervistati considera utili dispositivi di sicurezza come sistemi che oscurano lo schermo del cellulare e limitatori di velocità. I patentati adulti (over 55) sono particolarmente favorevoli, con voti tra 7,4 e 7,6 su 10. La ricerca ha coinvolto 4.000 persone e più di 5.000 osservazioni dirette su strada, monitorando sei tratte stradali in Italia e utilizzando rilevatori automatici e interviste per raccogliere dati sui comportamenti di guida.