venerdì, Aprile 19, 2024
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Vampire addicted: perché amiamo così tanto i vampiri?

I vampiri, da sempre, sono le creature fantastiche dell’immaginario collettivo più affascinanti: sin dagli anni ’20, con film come Nosferatu ed il Conte Dracula, fino ad arrivare ad anni più recenti, con capolavori del calibro di Intervista col Vampiro, tratto dal romanzo di Anne Rice e lo stesso Dracula, interpretato dal mitico Gary Oldman, basato sul capolavoro del maestro Bram Stoker. Ma oggi i vampiri trovano terreno fertile anche nelle serie TV: un autentico fenomeno di massa che interessa sia i giovani che i meno giovani, anche per via di quei tratti adolescenziali che spesso fanno immedesimare i liceali con queste figure, sempre più reali, e sempre più amate.

Vampiri: perché ci piacciono così tanto?

Il vampiro è una figura sovrannaturale e, in quanto tale, stimola la nostra fantasia e allo stesso tempo le nostre paure recondite: secondo la logica della letteratura horror, questi personaggi rappresentano un appiglio per il nostro cervello, che può così godere delle sensazioni paurose avendo però la certezza che si tratta solo di mera fantasia. E, nelle declinazioni più recenti, i giovani vampiri attraggono ragazzi e ragazze anche per via dei loro tratti realistici: basti pensare a saghe cinematografiche come Twilight, spesso criticate ma in realtà potenti mezzi di immedesimazione e di culto per i ragazzi più giovani. E le donne? Amano i vampiri perché sono misteriosi, perché sono belli e perché nonostante tutto sanno amare: una caratteristica propria delle serie TV.

Quali sono le serie TV più apprezzate sui vampiri?

Cominciamo dalle serie TV, sdoganate negli anni 2000 dalla famosissima serie “Buffy – l’Ammazzavampiri”, che all’epoca fu una svolta, vede protagonista una ragazza liceale che caccia i vampiri. Un’altra serie imperdibile, inspiegabilmente rimasta fuori dalla lista di serie TV da vedere ad ogni costo redatta da Mediaset Premium, è The Vampire Diaries: anche in questo caso, ritroviamo il plot narrativo adolescenziale, con protagonista una studentessa che si trova nel bel mezzo di un triangolo amoroso due fratelli, entrambi vampiri. La capacità di saper mixare il taglio prettamente drammatico, con la possibilità di vivere una storia che potrebbe teoricamente capitare a chiunque, è una delle principali caratteristiche che rendono le serie TV sui vampiri tra le più amate in questi anni.

Cinema e vampiri: una cultura vecchia un secolo

Il cinema ha avuto il merito di creare un filone narrativo dedicato ai vampiri a dir poco eccezionale: se oggi siamo abituati a una versione antropomorfizzata di queste creature, al contrario i film sui vampiri hanno dipinto delle vere e proprie entità mostruose in grado di stimolare le nostre paure più recondite. Parliamo ad esempio di capolavori – anche recenti – come “Dal Tramonto all’Alba” del visionario regista Quentin Tarantino, fino ad arrivare ad autentici cult come “Ragazzi perduti”, che per primo ha unito la componente fantastica a quella delle gang giovanili. Infine, impossibile omettere altri grandi classici come “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “Vampires” di John Carpenter.

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