giovedì, Marzo 28, 2024
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Van Gogh saluta Roma con una mostra multisensoriale

Mancano soltanto tre giorni alla fine della straordinaria mostra multimediale Van Gogh Alive – The Experience. Inaugurata il 25 ottobre 2016 al Palazzo degli Esami a Roma, l’evento culturale chiuderà i battenti il 26 marzo c.a. .

Si tratta di un modo del tutto moderno di rappresentare e riportare in luce le opere più importanti dell’artista olandese. Potrebbe essere definita una mostra 2.0 in quanto abbandona le classiche cornici barocche, per lasciare spazio a tecnologie avanzate che riescano a coinvolgere con i loro effetti di luci e ombre al punto da rendere gli stessi visitatori parte dell’opera d’arte.

La mostra presenta circa 3000 immagini proiettate su intere pareti, soffitti e pavimenti; ripropone in chiave multimediale tutte le opere realizzate dal 1880 al 1890; tenta di esprimere le emozioni dei continui spostamenti dell’artista tra Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise con una vera e propria immersione tridimensionale.

Questo nuovo modo di fare arte è volutamente surreale, in linea con la funzione espressiva che attribuisce ai propri lavori. Caratteristica di Van Gogh è la sua tendenza a trasfigurare la realtà in favore del proprio “io”; carica con pennellate dense il colore con l’intento di suscitare forti sensazioni. Le sue opere hanno una così profonda carica emotiva tale provare un guizzo nell’ammirarle. Ed è esattamente su questo principio che è stata scelta per questo evento la moderna piattaforma mediale SENSORY4™. Tale sistema con i suoi proiettori contribuisce ad unire motion graphic multicanale, suoni e surround di qualità cinematografica. I quadri vangoghiani prendono vita, si animano con immagini nitide e splendenti, ricoprono le intere sale del Palazzo degli Esami, inglobando nei loro colori cristallini gli stessi visitatori. La visita di questo ambiente onirico è accompagnata dalle musiche di Vivaldi, Schubert, Bach e molti altri.

Non è un caso che sia stata scelta la capitale dell’arte, della storia e della cultura come scenario di opere di importanza mondiale. Roma darà la possibilità ancora per pochi giorni di apprezzare dal vivo una bellezza artistica che non vedrà mai tramonti.