“Lo chiamavano Jeeg Robot” resterà immutato per 500 anni. Enorme risultato per uno dei film che in breve tempo è riuscito ad aggiudicarsi premi e onori continui. Il film del regista Gabriele Mainetti, che questa sera ritirerà il premio Starlight come regista rivelazione, sarà attentamente curato e trasferito su di un’innovativa pellicola “Piql'”, in grado di conservare i film in digitale.
Chissà se il regista e il cast degli attori, incluso il protagonista Claudio Santamaria, si aspettassero anche questo regalo. Insieme a “Lo chiamavano Jeeg Robot”, altri tre grandi film riceveranno la stessa manutenzione, ovvero “Il Postino” di Michael Radford e Massimo Troisi, “Fabiola” di Alessandro Blasetti, “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores; infine, prossimamente “Il Camionista” di Lucio Gaudino che ancora deve essere terminato.
La scoperta di questa pellicola senza tempo è stata effettuata in Norvegia e l’azienda che l’ha brevettata la applica, per la maggior parte dei casi, nel settore cinematografico ma altre sue società dislocate in Asia e in America Latina la usano nel campo amministrativo e giudiziario perchè la particolarità è la capacità di mantenere saldi i contenuti informatici che, molto spesso, vengono modificati, rubati e piratati. Così facendo, invece, tutto viene conservato e riprodotto esattamente come è stato confezionato.