venerdì, Marzo 29, 2024
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Venezuela, 25 morti in 48 ore. Cina: “Aiuti umanitari senza fini politici”

Resta critica la situazione in Venezuela, dove in due giorni di repressione a partire dallo scorso sabato le forze di sicurezza e gli irregolari chavisti hanno ucciso 25 persone e ne hanno ferite almeno 84 a Gran Sabana, alla frontiera venezuelana con il Brasile. E’ quanto denunciato dal sindaco della località, Emilio Gonzalez, che ha attraversato clandestinamente il confine per trovare rifugio in Brasile.

Nella turbolenta giornata di ieri, una campagna di aiuti umanitari sostenuta dagli Stati Uniti da inviare in Venezuela ha incontrato una forte resistenza da parte delle forze di sicurezza di Nicolas Maduro, che hanno sparato lacrimogeni sui manifestanti causando 2 morti e circa 300 feriti. Il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò ha annunciato che chiederà alla comunità internazionale di mantenere “tutte le opzioni aperte” nella lotta per cacciare il presidente  Maduro.

Guaido’ dovrebbe incontrare oggi il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, nel vertice d’emergenza dei ministri degli Esteri nella capitale colombiana Bogotà.

La Cina intanto dice la sua e spera che la comunità internazionale possa fornire un aiuto “costruttivo” al Venezuela che sia basato sulla sovranità del Paese: il ministero degli Esteri di Pechino, infatti, auspica che possa essere mantenuta la calma e la pace dopo il respingimento degli aiuti stranieri da parte dell’esercito e gli scontri al confine col Brasile tra gli oppositori del presidente Maduro e le forze di sicurezza a lui fedeli.

La Cina reitera inoltre la condanna dei tentativi esterni di interferenza su vicende interne o la strumentalizzazione di aiuti umanitari “per fini politici.