Ventura attacca l’Inter: “Noi non compriamo giocatori come Éder”

Éder, uno degli ultimi acquisti dell‘Inter di questa finestra di mercato, non è ancora riuscito a trovare il primo goal in maglia nerazzurra. Domenica sera allo Juventus Stadium proverà a centrare per la prima volta il bersaglio avversario e poter esultare finalmente dopo l’ultimo goal con la maglia della Sampdoria datato 24 gennaio 2016 nella sconfitta interna dei blucerchiati contro il Napoli per 2-4. Nel frattempo però non mancano le critiche all’italobrasiliano e alla dirigenza nerazzurra. Stiamo parlando delle dichiarazioni di Giampiero Ventura, allenatore del Torino, rilasciate durante la conferenza stampa della vigilia della partita contro il Milan che appunto si giocherà sabato sera. L’ex tecnico di Bari e Napoli ha criticato la dirigenza nerazzurra per difendersi riguardo il mercato dei granata. La sua opinione è che non è positivo acquistare giocatori già in avanti con l’età a cifre elevate per poi non poter fare plusvalenze. “Oggi vedo diverse società che spendono 14 milioni di euro per giocatori come Éder di 29 anni che non ti permettono di fare plusvalenze. Poi queste società hanno anche problemi di rosso in bilancio. Questo non è il nostro progetto, noi puntiamo sui giovani.” Queste le parole di Giampiero Ventura che si riferisce direttamente all’Inter e al suo ultimo acquisto. Bisognerebbe capire innanzitutto che dietro a queste parole non c’è tanta critica, ma semplicemente la consapevolezza di trovarsi in due realtà completamente diverse. Il Torino non può che prescindere dal fare plusvalenze per restare a galla e giocarsi ogni anno le sue chance di piazzarsi a metà classifica. L’Inter invece ha la necessità di spendere qualche soldo in più se vuole cercare di raggiungere obiettivi maggiori. Sulla bontà degli investimenti economici poi è un’altro discorso. Siamo tutti d’accordo che i soldi pagati per Kondogbia o per Quaresma sono stati spropositati, ma tant’è. Se invece Ventura voleva attaccare l’Inter ed Éder (non lo crediamo) dovrebbe capire che la società nerazzurra tante plusvalenze non può permettere di farle perché deve pensare più al progetto tecnico (nonostante negli ultimi anni si siano fatte con Coutinho, Donati, Balotelli, Ibrahimovic, Kovavic solo per citarne alcuni).