martedì, Aprile 16, 2024
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Verissimo, Stash categorico sulle nozze: “Non mi piace contrattualizzare un sentimento”

Il cantante della band The Kolors è stato intervistato da Silvia Toffanin e ha fatto una dichiarazione importante

Stash e Giulia Belmonte sono da poco diventati genitori di una bambina, Grace. La coppia è stata intervistata (lui in studio, lei in collegamento) da Silvia Toffanin, a Verissimo. Entrambi hanno raccontato l’esperienza del parto, l’essere genitori per la prima volta e tutte le emozioni che comportano questo avvenimento.

LE PAROLE DI STASH E GIULIAMi reputo un bravo papà, almeno per questa prima settimana” ha scherzato Stash, lasciando la parola alla sua compagna. Grace non mi fa dormire tanto, infatti durante il giorno siamo degli zombie” ha ammesso Giulia Belmonte. Io sto sveglio e la guardo, mi dispiace che lei sia sveglia e io no” ha aggiunto Stash. Su Twitter, inoltre, i fan si sono scatenati con commenti più che positivi.

IL PARTO – Com’è andato il parto? Io ho fatto un po’ da giullare, ho cercato di rallegrare Giulia e di tranquillizzarla. Ho chiesto all’ostetrica: ‘Perché mi sta odiando così tanto? Lei mi ha detto: ‘Tranquillo, se ancora non ti ha detto le parolacce sei fortunato'” ha raccontato il cantante, scoprendo che la donna durante il parto può diventare un po’ suscettibile.

CAPITOLO NOZZE – La parte principale dell’intervista, però, è arrivata quando Silvia Toffanin ha aperto il capitolo nozze. A quanto pare, non sono affatto in programma, anzi, Stash ha un’idea ben precisa di quello che dovrebbe essere un matrimonio: Non mi piace l’idea di contrattualizzare un sentimento. Insomma, delle dichiarazioni molto forti.

Inoltre, il cantante ha dichiarato di sapere che una simile esternazione potrebbe essere criticata da diversi fronti. Stash ha anche spiegato di vedere le nozze come una sorta di promessa ‘innaturale’. Tuttavia, chi lo sa cosa accadrà in futuro.

 

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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