La storia del Grande Torino ci raconta di una squadra pluricampione d’Italia negli anni ’40 e i cui giocatori furono la colonna portante della Nazionale Italiana, nonchè una tra le squadre più forti del mondo. Il ciclo del Grande Torino durò otto anni con la conquista di 5 scudetti consecutivi, eguagliando il primato precedentemente della Juventus, e di una Coppa Italia. Questa squadra vinse in ogni campo e il suo ciclo finì in modo tragico. L’ultima partita del Grande Torino fu quella disputata nello stadio nazionale di Lisbona: Benfica – Torino del 3 maggio 1949 che finì 4-3 per in favore dei portoghesi. Al rientro da Lisbona, il 4 maggio 1949, il trimotore FIAT G 212 dell’Aviolinee Italiane trova una forte nebbia nei pressi di Torino. Alle 17.05, fuori rotta per la pochissima visibilità, si schianta contro i muraglioni della Basilica di Superga. L’impatto causò la morte di tutti i passeggeri. La tragedia ebbe grande risonanza sulla stampa mondiale ma soprattutto su quella italiana. Un milione di persone in piazza per i funerali e con la squadra giovanile pronta a disputare le ultime quattro gare del campionato italiano. Il Torino quell’anno fu proclamato campione d’Italia a tavolino. La vicenda fu tanto clamorosa che la nazionale italiana decise di andare ai Mondiali di Brasile in nave. Questa storia non è mai stata dimenticata e finalmente il nome del Grande Torino resterà indelebile sopra lo stadio del Torino di Cairo, l’attuale Comunale. Questo è un girono storico per il Torino, infatti la giunta comunale ha approvato il cambio di nome, da comunale a Stadio Grande Torino nel ricordo appunto dela squadra che dominava in lungo e largo negli anni ’40.
Questa decisione è stata presa dopo una petizione popolare con 11 mila firme e con il sostegno del presidente granata Cairo che ha commentato a Radio 24:
“Finalmente abbiamo uno stadio importante come l’Olimpico di Torino intitolato ad una grande squadra come il Grande Torino che merita assolutamente di essere ricordata in eterno“.
