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Vitha Group e il lavoro: l’evento che premia la meritocrazia

“Una fabbrica dei sogni”. Queste parole risuonano il 4 gennaio nella sala dell’Hotel Mariott di Roma. A pronunciarle è Marco Reato in riferimento a Vitha Group, l’azienda in franchising che ha fondato nel 2011 e che realizza prodotti per il benessere e la casa e fornisce 4mila posti di lavoro in tutta Italia.

Un imprenditore coraggioso Reato, getta le fondamenta della sua impresa in una L’Aquila distrutta dal terremoto e nel giro di 8 anni trasforma l’azienda in leader nella vendita diretta di capsule di caffè, con 150 sedi in Italia e 10 sedi internazionali. L’evento che ha organizzato vuole celebrare questa ascesa ma, a giudicare dai numerosi premi in palio, soprattutto coloro che l’hanno resa possibile, ovvero tutti quei lavoratori meritevoli che hanno sgobbato dai gradini più bassi fino ad arrivare a guadagnare cifre da capogiro e a ricoprire tra i più importanti ruoli della società.

Il meeting inizia tra musica e luci laser, quello che si percepisce è un assordante entusiasmo, la voglia di essere parte attiva di una grande famiglia da acclamare e festeggiare. Qualcosa che non è facile trovare in tempi in cui il posto fisso sembra essere un pallido ricordo e sempre più persone arrancano tra le file della disoccupazione. Ebbene, è questo ciò che sorprende da subito, un ottimismo diffuso e un desiderio di diffonderlo in un Paese sempre più privo di fiducia nelle proprie capacità e nella realizzazione di un sistema lavorativo meritocratico, complici concorsi pubblici truccati e clientelismo. “La persona che lavora di più, guadagna di più” dice al microfono Marco Reato, mettendo a tacere in modo secco e perentorio tutte quelle voci che parlano di lavoro truffa.

Ma l’incontro è anche spettacolo, a presentarlo ci sono infatti lo showman Francesco Facchinetti e l’ex velina di Striscia la Notizia Alessia Reato, figlia del fondatore di Vitha Group nonché grande sostenitrice dell’attività del padre. Così come è spettacolo la performance di Gigi Vigliani, il cantante e comico romano conosciuto per le sue imitazioni.

L’evento va avanti e vengono presentate le analisi dei mercati esteri in cui Vitha Group è da poco entrata, i traguardi raggiunti e gli obiettivi per il nuovo anno. 10 Milioni di capsule di caffè vendute nel 2017 tra Italia, Spagna, Brasile e Gran Bretagna e altri Stati, un fatturato del +86% con obiettivo +100% per il 2018 grazie anche all’ormai vicino ingresso nel mercato statunitense e romeno.

Ma dietro quei dati ci sono delle persone in carne e ossa, quelle che incontriamo alla convention e che si sono fatte da sole, self-made men come dicono gli inglesi. Laureati o meno che non avevano nessuno a regalargli il posto di lavoro, gente che si è saputa mettere (o rimettere) in gioco puntando a un obiettivo ben preciso: l’autonomia economica. E di obiettivi e sfide parlano Stefano Tacconi, Beppe Bergomi, Bruno Conti e Giuseppe Giannini, gli ospiti che sono stati invitati per premiare i concessionari più produttivi e meritevoli. Calciatori che hanno fatto la storia del Calcio italiano, che a loro volta hanno vinto premi prestigiosi e si sono distinti per l’abilità e il gioco di squadra.

Ma mercato del caffè a parte, Vitha Group produce anche prodotti per la salute come i sistemi per il trattamento dell’acqua e la purificazione dell’aria, sistemi per il riposo come materassi e stuoie, integratori alimentari e cosmetici contro l’invecchiamento precoce. E di questi prodotti parlano i quattro specialisti che sono stati invitati sul palco del Mariott: il prof. Silvio Rossi, la dott.ssa Valentina Colasanti, i dottori Raffaele Papa e Antonio Sacchetti. Il prof. Silvio Rossi approfitta inoltre dell’occasione per comunicare alla platea un progetto di prossima realizzazione, ovvero l’apertura di un centro ospedaliero in Mozambico il cui sistema di filtrazione dell’aria sarà proprio quello realizzato da Vitha Group.

L’ultima parte dell’evento è tutta dedicata alla presentazione dei nuovi Concessionari e dei 10 Concessionari Top del 2017, persone che si sono particolarmente distinte per le proprie capacità imprenditoriali e la volontà di diffondere i valori del Made in Italy. Uno di loro, Mario Pulcini, è stato promosso al ruolo di Vicedirettore e ha ricevuto un prestigioso premio, con somma acclamazione della folla che di lavoro truffa non sembra avene visto neanche l’ombra.

Sono tempi duri per il lavoro in Italia, non si finisce mai di dirlo, ma di tanto in tanto bisogna riconoscere che anche i casi virtuosi. Piangersi addosso non porta a nulla.

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