giovedì, Aprile 25, 2024
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Volo Egyptair: fumo nelle apparecchiature elettroniche e nella cabina pilota

Il puzzle inizia a prendere forma. Mentre ieri non si riusciva a capire cosa potesse essere accaduto al volo Egyptair, che tra la notte di mercoledì e giovedì è precipitato in mare. Oggi grazie alle informazioni ricevute dal sito del The Aviation Herald gli eventi di quella notte incominciano a essere più chiari. Non si sa ancora cosa abbia provocato la caduta dell’aereo. L’unica cosa certa è che dalle 2:26 locali in poi il fumo ha incominciato a diffondersi nell’aereo.

Per tre minuti consecutivi fino alle 2:29 sono stati inviati messaggi d’emergenza tramite il sistema di comunicazione Acars. Un dispositivo in automatico invia messaggi al centro di manutenzione informando sullo stato dell’aereo.Il primo messaggio segnala fumo nel bagno. Poi fumo nelle apparecchiature elettroniche, elettriche e informatiche che assistono il lavoro del pilota, poi un problema del Fcu (Flight Unit Control), il pannello di comando del pilota automatico. Fino a quando alle 2:33 l’aereo scompare nel nulla. Nessuna segnalazione, nessuna risposta. Altre fonti vicine all’inchiesta hanno aggiunto un altro dettaglio: il fumo ha interessato prima la parte posteriore dell’aereo, quindi quella anteriore.

La notizia è stata confermata anche da Sebastien Barthe, portavoce della Bea (Bureau d’Enquêtes et d’Analyses), l’ufficio inchieste francese per la sicurezza dell’aviazione civile. «Ci sono stati messaggi inviati dall’aereo che indicavano la presenza di fumo nella cabina poco prima delle perdita di contatti», spiega Barthe.

Nonostante queste nuove informazioni, però, non è ancora il momento di saltare a conclusioni affrettate. «Al momento, tutte le ipotesi sono prese in esame e nessuna è privilegiata. Il nostro obiettivo è duplice: solidarietà con le famiglie delle vittime ma anche trasparenza sulle circostanze della scomparsa del volo», ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault. Dichiarazioni di questo tipo sono state fornite anche da un funzionario del ministero dell’aviazione civile egiziano a France Presse : «Siamo al corrente di queste notizie di stampa. In questa fase non possiamo nè confermare, nè smentire».

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