Sono due le vittime della sparatoria avvenuta all’esterno del del Jewish Museum di Washington alle ore 21 ore locali, notte fonda in Italia. Si tratta di Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, membri dell’ambasciata israeliana. Il presunto colpevole è stato individuato e arrestato.
“Liberate la Palestina” – A raccontare la dinamica del duplice omicidio è stata Pamela Smith, capo della polizia di Washington, nel corso di una conferenza stampa. Le due vittime erano appena uscite dal museo ebraico, che ospitava un evento sugli aiuti umanitari, quando sono state raggiunte dai colpi d’arma da fuoco.
La Smith ha poi aggiunto: “Riteniamo che a sparare sia stato un solo individuo, ora sotto custodia. Poco prima dell’attacco, il sospettato era stato visto aggirarsi con insistenza nei pressi dell’ingresso”.
Il presunto colpevole si chiama Elias Rodriguez, 30 anni, originario di Chicago. Stando a quanto raccontato dagli agenti di polizia, l’uomo si sarebbe avvicinato a un gruppo di quattro persone, per poi estrarre un’arma da fuoco e aprire il fuoco. Come mostrato da un video ottenuto dalla Cnn, Rodriguez ha gridato: “Liberate, liberate la Palestina” durante il suo arresto.
“Atto di terrorismo antisemita” – Attraverso Truth, Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, è intervenuto sull’accaduto: “Questi omicidi orribili, evidentemente motivati dall’antisemitismo, devono cessare, ORA! Odio e radicalismo non hanno alcun posto negli Stati Uniti. Le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. È straziante che eventi simili possano ancora verificarsi. Che Dio vi benedica tutti!”.
Ad intervenire è stato anche Isaac Herzog, presidente israeliano, che su X ha così dichiarato: “Sono sconvolto dalle scene di Washington DC. Questo è un atto spregevole di odio, di antisemitismo, che ha causato la morte di due giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana”. Danny Danon, ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, ha definito la sparatoria un “atto depravato di terrorismo antisemita”.