L’ignoto colpisce ancora. Un nuovo attacco hacker, il secondo dopo quello dello scorso settembre, attacca Yahoo… L’ Azienda, guidata da Marissa Mayer, sembra realmente perdere i colpi rispetto ai giganti come Google e Facebook. Ad essere violati, questa volta, 1 miliardo di profili elettronici: nome, cognome, posta elettronica, dati sensibili, queste le informazioni rubate. L’artefice dell’attacco, secondo quanto riportato dagli esperti del websearcher, hanno metodi affini a quelli utilizzati da una presunta agenzia governativa nemica. Per quanto significativo possa essere tale furto, non sono tuttavia avvenuti attacchi phishing su conti bancari. Elemento di conforto, certamente, ma a giudicare dai fatti, a scoprire la notizia sono stati agenti informatici. Questi, infatti, hanno provveduto ad allertare gli esperti dell’azienda, che, in seguito a conferme tecniche, hanno acquisito consapevolezza dell’ hackeraggio.
LE RIPERCUSSIONI DEL FURTO
Al di là delle evidenti controindicazioni finanziarie (il titolo YHOO aveva chiuso con il meno 2,5% circa 40,91 dollari) Verizon, colosso nel settore delle telecomunicazioni, punterà ad una modifica della contrattazione con Yahoo. L’acquisizione degli asset core da parte di Verizon, prevista per 4,8 miliardi di dollari, potrebbe essere emendata. Si tratta di un acquisizione senza precedenti, che trasmette canali come: Yahoo Finanza, Yahoo Sport, Yahoo Notizie, Tumbrl ed altre piattaforme. Una valutazione economica ”altalenante”, come ha infatti precisato un responsabile aziendale, durante una conferenza stampa: ” Rivedremo l’impatto di questo sviluppo nuovo prima di raggiungere una conclusione finale ”.
COME PROTEGGERSI DAGLI ATTACCHI?
Uno dei mezzi più efficaci, è proprio quello di modificare le password. E’ stato rivelato, in seguito ad un’ indagine statistica, che la maggior parte degli utenti sul web, utilizzano le stesse password, quasi sempre quella della posta elettronica principale. Bisognerebbe non solo variare le password, ma utilizzare i famosi caratteri speciali… Un tentativo hack risulta infatti molto complesso se si utilizzano questi caratteri. La codificazione risulta più lunga, rendendo impossibile la vittoria del cyber-criminale.
