giovedì, Aprile 18, 2024
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Yemen, operazione segreta di Israele salva 19 ebrei yemeniti

Israele ha condotto un’operazione segreta, nella notte di ieri, per salvare alcuni degli ultimi ebrei yemeniti, sopravvissuti di un’antichissima comunità ebraica, ancora presenti nel paese arabo, ormai in stato di guerra civile da oltre un anno. Il piccolo gruppo, composto da 19 persone, è atterrato questa mattina nello stato di Israele. Con loro anche i capi della comunità, che hanno portato con loro un antico rotolo della Torah, databile tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo. Cinque persone provengono dalla capitale Sana’a, mentre i rimanenti quattordici erano stanziati nella città di Raydah.

Questa operazione conclude la storica missione di riportare in Israele tutti gli ebrei dello Yemen. Un’operazione iniziata nel 1949, quando lo stato ebraico era appena nato. I media israeliani hanno riferito che l’operzione è stata condotta con l’aiuto del Dipartimento di Stato americano, il quale avrebbe aiutato le forze speciali israeliane a coordinare il trasferimento delle 19 persone. L’antica comunità ebraica yemenita contava più di 40.000 individui. Dal 1949, però, una missione denominata “Tappeto Volante” aiutò migliaia di loro a trasferirsi e integrarsi nel nuovo stato.

Rimangono in Yemen solo una cinquantina di ebrei che, per libera scelta, hanno deciso di rimanere e di non compiere l’Aliyah (il ritorno nello stato di Israele), continuando a vivere a Sana’a.

Questo avviene mentre un cessate il fuoco, tra i ribelli sciiti Houthi e il governo yemenita internazionalmente riconosciuto, sembra avvicinarsi. Fonti locali, infatti, riferiscono che le due parti si sarebbero incontrate in presenza di Ould Shaykh Ahmed, l’inviato delle Nazioni Unite, e avrebbero concordato una tregua (da una a tre settimane), prima che ad Aprile riprendano i negoziati di pace, probabilmente in Kuwait.

Tuttavia, nel paese la situazione rimane incerta, poiché ogni tentativo di tregua è sempre naufragato, tra le reciproche accuse delle due parti belligeranti. Il tavolo dei negoziati si concentrerà sull’attuazione della risoluzione 2216 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, incentrata sul ritiro dei ribelli e il loro conseguente disarmo.

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