venerdì, Aprile 19, 2024
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Zone rosse, salta il divieto di spostarsi in comuni vicini? Se è per risparmiare sulla spesa si può!

L’entrata in zona rossa della Toscana ha sicuramente creato scompiglio all’interno della regione che non era mai balzata agli onori della cronache per l’emergenza legata alla seconda ondata di contagi di coronavirus. Una notizia che ha colpito la popolazione e l’economia come un fulmine a ciel sereno. Eppure in Versilia un gruppo di sindaci ha reagito alle disposizioni del Governo invocando una particolare norma: il diritto al risparmio sulla spesa.

L’entrata in zona rossa comporta una serie di limitazioni molto più stringenti rispetto a quella gialle e arancione. Le attività commerciali, che fino alla scorsa settimana dovevano osservare fasce di apertura ben identificate, dovranno abbassare definitivamente le saracinesche (esclusi i supermercati di genere alimentare). Gli spostamenti che prima non potevano superare il limite della regione, ora non potranno nemmeno essere ammessi tra comuni limitrofi. Eppure grazie all’iniziativa della Versilia presto quest’ultima norma potrebbe venir meno.

I sindaci della zona costiera toscana infatti hanno impugnato le disposizioni del Governo perché, secondo loro, lederebbero il diritto al risparmio sulla spesa. Insomma, rifornirsi dal negozio sotto casa andrebbe contro alla necessità di risparmiare di molte famiglie che magari a pochi chilometri potrebbero magari acquistare generi di prima necessità in un supermarket più economico.

Con questa convinzione buona parte della Versilia ha così disposto che fosse permesso fare la spesa a chi fosse stato trovato fuori casa in un comune diverso da quello di residenza. Una decisione che nello spirito andrebbe contro alle disposizioni nazionali seppur non espressamente vietata dalle stesse.

Anche l’apposita sezione di F.A.Q. del sito del Ministero dell’Interno a proposito spiega: “Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati“.

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