venerdì, Aprile 26, 2024
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Juventus-Napoli, Coppa Italia: Marika Fruscio dixit

Finisce 3-1 allo Stadium tra polemiche e delusione, le decisioni arbitrali lasciano nuovamente l’amaro in bocca, ma analizziamo bene la gara:
Il primo tempo è dominato dal Napoli, gli azzurri si dimostrano superiori alla Juve sotto il punto di vista tecnico, mostrandosi una squadra ben impostata, autoritaria e meglio organizzata sul piano della manovra. Il gioco attento dei partenopei limita le iniziative bianco-nere, Dybala ed Higuain faticano a trovare la giocata giusta. La Juve è costretta a coprirsi col 4-4-1 ed è più attenta a fare questo che ad attaccare. Il Napoli ha una marcia in più e costringe i padroni di casa ad arretrare. La juve fatica a portare la palla avanti e a trovare spazi, soprattutto sulla corsia di destra.
Maggio è superlativo nel bloccare le iniziative e nella spinta, appoggiando sempre la manovra offensiva azzurra. Il palleggio del Napoli disorienta una Juve già penalizzata sotto il punto di vista del modulo. Male soprattutto Lichtsteiner che non riesce ad interpretare bene il ruolo di esterno destro. Nonostante ciò le occasioni ci sono state per i bianco neri, ma Reina è sicuro tra i pali e nega l’esultanza sia a Dybala che a Mandzukic.
Il Napoli, seppur offensivo, pecca in precisione nelle conclusioni. Milik prova inizialmente di testa, servito bene da Callejon ma la finalizzazione è imprecisa. Dalla distanza ci provano Insigne ed Hamsik ma Neto va in presa sicura. Il vantaggio lo sigla al 36′ Callejon. Bene gli scambi di prima intenzione tra Milik ed Insigne a monte dell’azione. Lorenzo vede Callejon in area e con un tiro-cross permette allo spagnolo di realizzare. Sul finale di tempo Reina compie un vero miracolo e salva la porta azzurra ben due volte. Lichtsteiner e Mandzukic non riescono nell’impresa.
RIPRESA
La musica cambia, la juve ritorna al modulo tradizionale, il 4-2-3-1 e l’ingresso di Quadrado è un toccasana per l’intera squadra. I padroni di casa ritrovano le certezze e viaggiano a marce elevate per tutto il secondo tempo, mettendo in difficoltà il Napoli che non riesce a dosare bene le energie tra primo e ripresa, mostrandosi evidentemente stanco nei suoi uomini migliori. Dopo appena due minuti di gioco Valeri decreta rigore Juve per fallo di Koulibaly su Dybala. Un “pestone” che Valeri non lascia correre, lo stesso Dybala realizza dal dischetto.
Il Napoli fa fatica a reagire e commette continui errori tecnici e di impostazione (soprattutto in fase difensiva) che permettono alla Juve di ripartire pericolosa. Il vantaggio dei piemontesi arriva grazie ad una giocata di Higuain che, da posizione defilata, insacca la palla in rete approfittando di un’uscita azzardata di Reina. Subito dopo Albiol viene atterrato ed il Napoli, fermo, si aspetta il rigore che però Valeri non da e lascia correre il gioco.
L’azione di contropiede sull’asse Dybala-Quadrado lascia spiazzati gli azzurri. I due della juve trovano una prateria davanti ed il colombiano tenta il tiro in area. Reina interviene sulla palla e Quadrado cade a terra. Valeri concede rigore alla Juve, Dybala realizza.
Un 3-1 tra luci ed ombre, Giuntoli sbotta a fine gara contro le decisioni arbitrali e la Ssc Napoli tuona su twitter contro la Rai, accusata di essere di parte nella telecronaca e nei commenti post gara.
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