venerdì, Aprile 26, 2024
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Marika Fruscio dixit, Napoli-Real: 1-3

Il risultato è identico all’andata ma in campo abbiamo visto un Napoli diverso, competitivo Questo ci fa capire che, nella propria arena, il Napoli può far male e mettere addirittura in difficoltà i campioni del mondo.
E’ successo ieri, martedi 7 Marzo, data che rimarrà nella storia. Il Napoli è sceso in campo convinto, determinato, offrendo ai 56 mila tifosi un primo tempo eccezionale. L’ottima costruzione di gioco, le linee solide ed un centrocampo iper attivo hanno messo in difficoltà il Real, costretto a difendersi riversandosi spesso nella propria area.
Il Napoli ha piena egemonia in campo e gli uomini di Sarri hanno dato realmente una lezione di calcio, riuscendo a schiacciare gli ospiti nella propria area grazie ad un ottimo pressing. In particolare il centrocampo madrileno è andato in seria difficoltà, mostrandosi disorientato e non riuscendo, nell’effettivo a creare e fornire palloni avanti.
Allan è un mastino e pressa a tutto campo, limitando la manovra avversaria per vie centrali. Diawarà fa da filtro ed è un ottimo interdittore sui tentativi spagnoli. Bene nei duelli con Casemiro e Kroos. Hamsik, uno dei migliori in campo, riesce a trascinare la squadra e fornisce ottimi assit di prima, superando Modric. L’efficacia del centrocampo lo si vede anche dalle continue e pericolose conclusioni dell’attacco azzurro.
Mertens ed Insigne sono continue spina nel fianco per la retroguardia avversaria. Il goal era nell’aria e dopo 25′ di calcio perfetto, Mertens punisce i Blancos con un diagonale di sinistro. Bene Hamsik che vede il belga in buona posizione e lo serve con la dovuta precisione. La reazione del Real è immediata, Ronaldo è bravo a tenere viva la palla in area  e prova con un tiro insidiosissimo che però becca il palo. Male Koulibaly che si lascia sorprendere dal portoghese e male Reina che esce in maniera azzardata, lasciando praticamente la porta vuota.
Il Napoli nonostante la svegliata del Real rimane in partita e non si lascia intimorire. Mertens risponde a Cristiano Ronaldo, approfittando di una svista di Kroos, ma il diagonale becca il palo destro. Ancora il belga prova con un tiro insidioso ma Ramos intuisce la traiettoria e ci mette il piede, salvando la sua porta. Hamsik, su azione di contropiede, prova da posizione defilata nonostante la pressione dei giocatori spagnoli. Il tiro però va alto.
Il capitano azzurro ci riprova poco dopo sfoderando un rasoterra da sinistra ma Navas c’è.
Il Real è in difficoltà e stranamente non riesce ad ingranare la marcia. Gli spagnoli, nel primo tempo sono imprecisi, lasciano troppi spazi ed hanno evidenti difficoltà nel ripartire. Finisce tra gli applausi un primo tempo tutto azzurro, dove il Napoli è stato padrone del campo. Il risultato parziale che forse sta troppo stretto .
RIPRESA
Ci troviamo di fronte ad un altro Napoli ma soprattutto ad un altro Real che, seppure non brillando riesce ad essere cinico e deciso all’occorrenza, utilizzando l’esperienza e la tecnica sopraffina dei suoi giocatori migliori. Dopo appena 6′ i Blancos riescono ad ottenere il pareggio grazie ad un colpo di testa deciso di Sergio Ramos . Qui è venuta fuori tutta la fisicità di questo giocatore che supera tutti in elevazione, Albiol compreso, e libero da marcature  insacca il pallone in rete. Ennesimo goal preso dal Napoli su calcio piazzato.
Al 12′ lo stesso difensore centrale spagnolo raddoppia, approfittando di una sbavatura difensiva dei partenopei. Il tiro, probabilmente deviato da Mertens, spiazza Reina che non può nulla. Questo è frutto di una marcatura più a zona che a uomo, ora è tutto più difficile per il Napoli che deve segnare almeno 4 goal per raggiungere la qualificazione.
Impresa alquanto impossibile dato che il Real  “s è scitat “(si è svegliato) e viaggia a marce elevate, mettendo in difficoltà i padroni di casa. Il Napoli ha completamente cambiato atteggiamento e non riesce a mantenere i ritmi alti visti nel primo tempo. E’ un Napoli sofferente quello della ripresa, con poca convinzione e che fa fatica a farsi sentire. La difesa azzurra si sgretola e crolla psicologicamente (un po’ come tutta la squadra del resto) e lascia al Real la possibilità di giocare da Real con ripartenze fulminee e giocate insidiose ai 30 metri. A nulla è servito l’ingresso di Milik e Zielinsky anche perchè la ciliegina sulla torta la piazza Morata al 90′, siglando l’1-3.
Alvaro, fresco di campo è un avvoltoio su una respinta di Reina su tiro di Ronaldo. Il tap-in vincente chiude la pratica. Finisce cosi l’avventura degli azzurri in Champions. Un Napoli che esce a testa alta, consapevole di aver tenuto testa ai campioni del mondo. I giocatori ringraziano le curve, i tifosi ed escono tra gli applausi ed un unico coro ” NAPOLI”, ” NAPOLI”.
Anche il presidente De Laurentis è fiero dei suoi giocatori e dell’operato di Sarri. Si deve ricominciare da qui e guardare avanti. Questo Napoli deve e può crescere.
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